omicidio ricci

Chiesti 27 e 21 anni di pena per De Pasquale e Alacqua

«Condannate Mario De Pasquale e Tiziano Alacqua per l’omicidio di Maria Rosaria Ricci e quello tentato del marito, Giovanni Caiafa». È quanto chiesto ieri nella requisitoria dal sostituto procuratore...

«Condannate Mario De Pasquale e Tiziano Alacqua per l’omicidio di Maria Rosaria Ricci e quello tentato del marito, Giovanni Caiafa». È quanto chiesto ieri nella requisitoria dal sostituto procuratore generale Antonella Giannelli: 27 anni per l’esecutore materiale dell’omicidio, De Pasquale, e 21 anni per Alacqua. Martedì prossimo, dinanzi alla Corte di Assise al tribunale di Salerno (presidente Francesco Verdoliva, a latere Vincenzo Siani) sarà la volta delle arringhe dei difensori: Nicola Naponiello ed Edoardo Rocco. La decisione è prevista per la prossima settimana, dopo le discussioni dei difensori, quando si pronunceranno sull’efferato delitto consumato in vico San Lorenzo.

Maria Rosaria Ricci, detta “’a napulitana”, viveva in un piccolo appartamento del centro storico col marito Giovanni. La coppia lavorava nei campi ed aveva amicizie nella zona di Altavilla Silentina. Ed è spesso con questa località che si intrecciano le indagini eseguite dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Alessandro Cisternino e dal tenente Francesco Manna. Gli imputati, infatti, durante un interrogatorio descrissero i coniugi ebolitani come degli impiccioni. Quella sera – era il 25 febbraio 2012 – i due imputati erano andati sotto casa per dare loro una lezione. Alacqua ebbe una colluttazione con Caiafa, che si è costituito parte civile. Sua moglie, invece, cercò rifugio in casa dove, raggiunta da De Pasquale, venne uccisa con dodici coltellate. Lo stesso De Pasquale sferrò altre coltellate al Caiafa, al collo e alla spalla.(m. l.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA