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Chiesta la riduzione dell’Imu applicata ai suoli agricoli

MERCATO SAN SEVERINO. Nuovo affondo dell’associazione “Amici della Terra”, presieduta da Antonio Napoli. Con un manifesto i soci del sodalizio che difende i terreni agricoli contro la...

MERCATO SAN SEVERINO. Nuovo affondo dell’associazione “Amici della Terra”, presieduta da Antonio Napoli.

Con un manifesto i soci del sodalizio che difende i terreni agricoli contro la cementificazione selvaggia, ha chiesto all’attuale amministrazione una riduzione consistente delle aliquote Imu e dei valori venali dei suoli ai fini tributari. Gli incrementi delle aliquote Imu deriverebbero, secondo quanto riportato nel manifesto, dall’adozione del Puc, nell’anno 2010, col quale sarebbe stata prevista la trasformazione di oltre un milione di metri quadrati di terreni agricoli in terreni edificabili.

Per fare un esempio concreto, questo passaggio di tipologia dei terreni, se quando era considerato agricolo comportava una spesa compresa tra i 400,00 e gli 800,00 euro all’anno, oggi, venendo classificato “edificabile”, comporterebbe una spesa raddoppiata o addirittura triplicata. Per cui, un possessore di terreno agricolo che è stato trasformato in edificabile, arriverebbe a pagare fino a un massimo di circa 2400, 00 euro all’anno.

«Premesso che – si legge nel manifesto – sul territorio comunale insistono già tante costruzioni incompiute o inutilizzate (ad esempio Pip di Curteri, piattaforma logistica di Corticelle ecc) e premesso che il nostro territorio è già interessato da un precario equilibrio idrogeologico, si ritiene necessario fermarsi e recuperare le realtà esistenti: suoli e opifici dismessi, abitazioni abbandonate e recupero di centri storici». «È iniziato il quinto anno dall’adozione del Puc – si legge – e, per legge, i proprietari di terreni sono obbligati a pagare l’Imu su altissimi valori commerciali stabiliti per terreni ritenuti edificabili. Per la nostra associazione sono cifre esorbitanti rispetto alla resa economica dei terreni. hiediamo un abbassamento delle aliquote Imu». Secondo gli “Amici della Terra” il Puc, così come previsto sarebbe sovradimensionato. Gli esponenti dell’associazione hanno ritenuto che una cementificazione massiva potrebbe provocare, oltre ai danni alle colture agricole, anche molti problemi idrogeologici e alle falde acquifere non più alimentate come prima.

Proprio in questi giorni, l’associazione “Amici della Terra” ha aderito al “global forum” mondiale che vede coinvolte tutte le associazioni ambientaliste e difesa del suolo e della terra, sottolineando il ruolo di primo piano che svolge.

Mario Rinaldi

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