Chiedono lavoro protestando sulla gru

Protagonisti due operai licenziati dal cantiere della Casa del Pellegrino, sono scesi solo dopo essere stati riassunti

Hanno minacciato di gettarsi da una gru in costruzione alta dieci metri e situata nel cantiere della Casa del Pellegrino vicino al santuario. Vincenzo Laurenzano e Pasquale Avallone, ebolitani entrambi cinquantacinquenni, nella giornata di ieri hanno tenuto col fiato sospeso l’intera città. I due hanno atteso l’apertura del cantiere dove la ditta che li aveva assunti e poi licenziati è impegnata nella realizzazione del centro polifunzionale. Equipaggiati di zaini con all’interno acqua e viveri hanno preso possesso della sommità della struttura in cemento e per qualche ora si è temuto davvero il peggio.

Sotto il sole battente i due operai hanno urlato le loro difficoltà ricordando ai responsabili delle società, nel frattempo giunti nel cantiere, le false promesse dei giorni scorsi conclusesi poi con la beffa della mancata assunzione. Sul posto dopo la telefonata di un passante al 112 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del locale distaccamento e due pattuglie di carabinieri. I militari di via Dalla Chiesa coadiuvati dai vigili del fuoco hanno fin da subito intavolato con gli operai un dialogo che è servito a calmare gli animi e ad evitare colpi di testa.

Nel cantiere è arrivato anche il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto, che in presenza del rappresentante della Tecnobulding e dell’azienda che gestisce il subappalto, ha aperto una trattativa con gli operai invitandoli a scendere per parlare. Fortunatamente, dopo una intensa opera di persuasione i due uomini sono scesi dalla gru per recarsi al Comune dove tutto si concluso in modo positivo; gli operai hanno infatti ottenuto di poter ritornare a lavorare e già oggi rimetteranno piede nel cantiere di via Salita Ripa, questa volta, si spera, con un animo più rilassato.

Ma mentre per gli operai si è trovata una soluzione, diversamente resta da sciogliere l’incognita che potrebbe vedere un cambio della ditta che fino ad oggi ha gestito i lavori in subappalto, le voci che si rincorrono in città vanno infatti nella direzione che l’attuale potrebbe andare via nei prossimi giorni. Resta solo da attendere e capire l’evolversi della situazione.

Dalla Casa comunale intanto il vicesindaco Di Benedetto è intervenuto duramente su quanto è stato posto in essere dagli operai e ha parlato genericamente di un malinteso sottolineando invece che «i lavoratori erano già impegnati all’interno del cantiere, per cui non si trovavano alla ricerca del posto di lavoro, ma solo di condizioni sulle quali trovare un accordo». Il vicesindaco inoltre ha posto l’accento anche sul fatto che i problemi vanno affrontati con il dialogo cercando di creare le condizioni giuste e non attraverso prese di posizioni allarmistiche e pericolose.

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