Cgil: «Operatori ecologici pagati da chimici? Una scelta del 2001 che difendiamo»

Il sindacato non arretra di un millimetro la propria posizione in merito ai contratti dei lavoratori della partecipata scafatese Acse. Sul punto è stato chiaro Giovanni Berritto della Cgil Funzione...

Il sindacato non arretra di un millimetro la propria posizione in merito ai contratti dei lavoratori della partecipata scafatese Acse. Sul punto è stato chiaro Giovanni Berritto della Cgil Funzione pubblica provinciale. «All’amministratore unico Daniele Meriani abbiamo già espresso il nostro pensiero - ha detto - quando ci riconvocherà per parlare ancora dell’argomento ne discuteremo volentieri». Tuttavia, Berritto smentisce che con il contratto del comparto chimico-farmaceutico i lavoratori percepiscano di più rispetto all’accordo previsto dal testo del “Fise-Ambiente”. «Nel 2001 abbiamo optato per questo contratto anche per dare maggiori garanzie ai lavoratori. Nel corso degli anni però alcune spese accessorie hanno equiparato i costi del contratto chimico-farmaceutico a quello di “Fise-Ambiente”. Dunque, l'azienda Acse non spende un euro in più. Dispiace che nessuno abbia detto qualcosa in merito al premio di produzione, che ci spetta dal 2001 ma che non è stato mai discusso per non gravare sulle casse della società»". Infine, la stoccata al gruppo di “Scafati in Movimento”: «Invece di pensare a questo farebbero bene a riflettere sulle condizioni attuali di degrado in cui versa la città».