BUONGIORNO SALERNO

Cessi e panchine, mania su Instagram

Piccolo viaggio fra le stravaganze social

C’è chi prendendo in prestito una frase del giornalista Beppe Sebaste tratta dal libro “Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne” racconta, in fotografia, l’universo delle sedute pubbliche salernitane. Allo stesso modo, usando però un inglesismo, c’è chi scatta immagini di orinatoi e water di luoghi pubblici e privati e le posta su Instagram. Sono due particolari profili, quelli scovati nella nostra ricerca quotidiana di immagini da pubblicare sul nostro Instagram (salerno_lacitta) e sul nostro quotidiano. Il primo è Antonello Picucci (@antopicu) 644 scatti e oltre mille seguaci. L’altro è Felice Cacace (@sinucesso), 48 scatti e poco più di un centinaio di seguaci. Sembrano profili assurdi, ma così non è. Il primo documenta le panchine di mezza provincia (peccato non geolocalizzi le sue immagini) si riconoscono le sedute in ceramica di Vietri sul Mare e quelle del lungomare di Salerno. Ma la caratteristica del profilo e scovarne di belle o brutte in luoghi assurdi, perché infondo: La panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. È vacanza a portata di mano. Più preciso, nella collocazione geografica, è il profilo di Cacace. I suoi scatti richiamano alla mente la provocazione di Duchamp perché in fondo: «Gli esseri umani hanno alcune cose in comune: respirare, mangiare e c.... Dove si possono trovare molti tipi di gabinetto».