IL FATTO

Cervati, salvati tre escursionisti

Gli appassionati giunti da Bari sono finiti in un dirupo e hanno lanciato l’allarme

PIAGGINE - Sono saliti sul monte Cervati, per un’escursione tra la natura. Hanno camminato per chilometri, prima di finire in un dirupo. Paura in paese per la sorte di tre escursionisti baresi. I tre erano giunti in zona per il ponte del 25 aprile. Muniti di attrezzatura professionale, i tre appassionati hanno forse sottovalutato le insidie della montagna. L’allarme è partito nella tarda mattinata di ieri. A raccontare cosa è successo è il sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo : «Ho saputo dell’incidente avvenuto in montagna, ci siamo subito mobilitati per organizzare le operazioni di soccorso». A lanciare l’allarme sono stati i tre escursionisti, attraverso i telefoni cellulari. «Abbiamo saputo subito che non erano feriti, il che ci ha confortato e ci ha consentito di gestire l’emergenza con più serenità».

Con il trascorrere delle ore, però, qualche complicazione è sopraggiunta: «Nel primo pomeriggio- racconta Vairoquando è giunto l’elisoccorso pensavamo che il recupero degli escursionisti sarebbe stato realizzato di lì a breve. Purtroppo, la nebbia ha complicato le operazioni di recupero ». Il conducente dell’elicottero ha tentato in tutti i modi di raggiungere i tre escursionisti, ma giunto sulla vetta del Cervati ha dovuto fare i conti con la nebbia. «Siamo rimasti in contatto con i tre appassionati di scalate- riparte il sindaco- ci confortava il fatto di sapere che erano illesi. Ora dopo ora, però, la temperatura bassa ha iniziato a dargli qualche grattacapo ».

Fate presto, è stata la richiesta dei tre pugliesi. All’ansia, comprensibile, si è aggiunto un calo considerevole della temperatura. «Abbiamo freddo, l’umidità ci sta dando i tormenti» hanno raccontato i tre escursionisti ai soccorritori. Dopo aver girato per oltre un’ora sul monte Cervati, l’elisoccorso è andato via. Non c’era modo di avvicinarsi al dirupo, non c’era soluzione aerea per trarre in salvo i tre baresi. «Nel tardo pomeriggio- spiega Vairo- è stato deciso di procedere con l’intervento a piedi, sicuramente più complicato ma inevitabile a causa della nebbia fitta». La montagna non ha fatto sconti. Il Cervati ha dato i tormenti ai tre escursionisti. L’ansia è cresciuta con il trascorrere delle ore. I soccorritori non hanno mai perso la calma. In zona sono giunti anche i medici del Saut e del 118 di Piaggine.

Alessandra Pazzanese