Centro storico, l’identità abbandonata

Col progetto degli Edifici Mondo si puntava al recupero degli antichi monasteri, trasformati in carceri nel 1800

Un sogno svanito ed un progetto rimasto solo sulla carta. È quello degli Edifici Mondo, meglio conosciuti come complesso delle ex carceri giudiziarie di Salerno. La genesi delle strutture risale al 1809, quando i monasteri che si trovavano nella zona più antica di Salerno, il Plaium Montis, furono accorpati e trasformati. Per l’idea di restyling del quartiere panoramico della vecchia city, bisogna invece attendere i primi anni Novanta del secolo scorso, quando Salerno maturava sogni di città europea e futuristica, alimentando grandi progetti architettonici che in molte circostanze, non hanno mai visto la luce. È questo un classico caso, ma non l’unico, delle occasioni mancate e delle opportunità perse strada facendo. Ma andiamo con ordine. Siamo nei primi anni Novanta, l’esordio dell’ era Vincenzo De Luca, l’ex sindaco di Salerno, oggi Governatore della Campania, che decise di affidare il nuovo disegno urbanistico della città alla consulenza di Oriol Bohigas. Venne indetto un concorso internazionale di idee, con una commissione presieduta dall’architetto ed urbanista Bernardo Secchi, in cui prevalsero gli architetti giapponesi Sejma e Nishizawa per la progettazione degli spazi pubblici, e l’architetto milanese Antonio Monestiroli con il romano Manuel de Las Casas per il restauro degli edifici. La zona è quella che abbraccia via Abate Conforti e punta a Canalone fino al Castello Arechi, percorrendo via Trotula de Ruggiero e via San Massimo. Un progetto costoso, finanziato dai Fondi Europei ed a cui, nella seconda fase, oltre ai già citati professionisti, lavoravano nomi blasonati del panorama internazionale: Aymonimo, Boeri, Descombers, Macola, Seneca, Spirito, Vido, Chipperfied e Venezia.

Le aree che si voleva riqualificare sono quelle che insistono su una superficie di diciottomila metri quadri: il convento di San Michele, il palazzo San Massimo, i conventi di San Francesco, San Pietro a Maiella e San Giacomo che costituivano l’ex carcere maschile, ed il convento di Santa Maria della Consolazione, l’ex carcere femminile. Un’operazione di restyling imponente che da un lato avrebbe collegato tra loro, con un filo ideole, gli ex monasteri; dall’ altro avrebbe migliorato l’accessibilità alla zona alta del centro storico con impianti di risalita e parcheggi di interscambio.

Ci fu anche chi, come l’architetto salernitano Nuccio Spirito, ipotizzò una via di collegamento da Sant’Eremita alle vecchie carceri che, con la copertura del trincerone, avrebbe potuto migliorare la viabilità nella zona. Il centro storico, inoltre, nella sua parte più suggestiva, non avrebbe perso la sua identità che, al contrario, sarebbe stata valorizzata e rivalutata dall’ambizioso intervento di riqualificazione urbana.

Ma, i buoni propositi dell’ avvio, lasciarono ben presto spazio alla realtà che non prevedeva esborsi così ingenti per finanziare l’affascinante progetto del team di architetti che vi stavano lavorando. Ed allora, arenatosi la fase operativa, il progetto finì dimenticato in un cassetto. Con il trascorrere degli anni, la zona è andata tristemente in rovina, meta di abbandono di rifiuti di ogni genere e soggetta a continui crolli, che, in più di un’occasione, hanno causato la chiusura forzata di edifici e vicoli in via precauzionale.

Ma il progetto, non è stato dimenticato del tutto. A supporto dell’intervento di riqualificazione degli Edifici Mondo, è partita, il 26 gennaio scorso, una campagna di raccolta firme sulla piattaforma online Chance.Org, e diretta al Comune di Salerno. Con essa si chiede che gli Edifici mondo vengano restaurati e riconvertiti in residenze per gli universitari fuori sede e che venga realizzata la continuazione del trincerone ferroviario da Sant’Eremita fino a Canalone, indispensabile per consentirne l’accessibilità e la fruizione.

Carla Polverino

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(8-Continua. Le puntate su Pip nautico, Finmatica, Sea Park, ex d’Agostino, Polo fieristico, ex Enpas e Palazzetto dello sport sono uscite l’11, il 18 e il 25 febbraio e il 4, l’11, il 19 e il 25 marzo)