il caso

Centro storico In vendita alloggi e negozi Le modalità

Raschiare il fondo del barile per reperire risorse: il Comune cerca così di ripianare il deficit in cassa. Mettendo in vendita anche immobili che erano rimasti fuori dal piano di dismissione...

Raschiare il fondo del barile per reperire risorse: il Comune cerca così di ripianare il deficit in cassa. Mettendo in vendita anche immobili che erano rimasti fuori dal piano di dismissione demandato alla Eboli Patrimonio. In una delibera approvata il 28 settembre scorso, infatti, si è deciso di mettere in vendita 5 unità immobiliari, che in un primo momento erano state escluse dall’elenco e affidate in gestione ad associazioni culturali o società di servizi. Si tratta di tre alloggi e due negozi nel centro storico realizzati con i fondi della legge 41 del 1986. Insieme a questi cinque immobili l’Ente metterà sul mercato anche una sala polifunzionale e due depositi: tutto sarà ceduto seguendo le procedure del pubblico incanto con offerte segrete in aumento sulla base d’asta. I concorrenti potranno partecipare alla gara d’acquisto di più immobili presentando delle singole offerte. Con una particolarità: nelle offerte economiche per lo stesso alloggio avranno la precedenza i soggetti con particolari requisiti, secondo queste priorità: proprietari espropriati nel centro storico o loro eredi fino al primo grado; residenti nel centro storico alla data della pubblicazione del bando; residenti nel centro storico alla data del terremoto del 1980; emigranti in Italia e all’estero; giovani coppie che abbiano contratto matrimonio da non più di 5 anni o che dimostrino di aver dato corso alle pubblicazioni di matrimonio; persone che abbiano superato il sessantesimo anno di età.

Per i locali commerciali, a parità di offerte per lo stesso immobile, avranno la priorità coloro che esercitano l’attività nel centro storico alla data del sisma del 1980.©RIPRODUZIONE RISERVATA