Nocera Superiore
Centro sociale chiuso, gli anziani sfidano l’assessore
NOCERA SUPERIORE. Agli anziani del Centro sociale non è andata giù la risposta dell’assessore alle politiche sociali, Maria Stefania Riso, né la conferma della decisione di lasciare chiuso l’edificio...
NOCERA SUPERIORE. Agli anziani del Centro sociale non è andata giù la risposta dell’assessore alle politiche sociali, Maria Stefania Riso, né la conferma della decisione di lasciare chiuso l’edificio per il mese di agosto. Così gli ospiti del centro hanno protocollato una richiesta al sindaco Giovanni Maria Cuofano, sperando in un cambio di rotta.
I firmatari hanno chiesto al primo cittadino «di rivedere la chiusura del Centro sociale di via Russo». Gli anziani protestano per essere stati lasciati soli in questo problema. Inoltre hanno formulato un messaggio piccato all’assessore Riso, «ringraziandola della lezione da maestra ai suoi bambini con atteggiamenti molto energici. A molti di noi sembrava di vedere quei filmati che fanno vedere in molti asili nido sul comportamento degli addetti all’amore per i bambini. Ma ha fatto l’esatto contrario», scrivono i signori e le signore che avrebbero voluto una mediazione sulla chiusura del centro sociale. Poi ancora: «Gli anziani si scusano del disagio che ha fatto arrabbiare la signora solo per il fatto che per una volta hanno voluto protestare. Sono state protocollare le firme dei “cinque gatti” – continuano gli anziani a scrivere – così definiti gli anziani dalla gentile signora», concludono alludendo all’assessore Riso.
Insomma, quello del Centro sociale è un problema tutt’altro che risolto e rischia di trascinarsi ancora per tutto agosto, con i pensionati pronti a rimanere sul piede di guerra. C’è da dire che la Riso aveva spiegato la necessità di manutenzione e pulizia e che, sebbene cautelativamente le attività riprenderanno dal primo settembre, ma uffici permettendo, le documentazioni del Centro per la nuova gestione potrebbero essere operative anche dopo ferragosto.
Davide Speranza
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
I firmatari hanno chiesto al primo cittadino «di rivedere la chiusura del Centro sociale di via Russo». Gli anziani protestano per essere stati lasciati soli in questo problema. Inoltre hanno formulato un messaggio piccato all’assessore Riso, «ringraziandola della lezione da maestra ai suoi bambini con atteggiamenti molto energici. A molti di noi sembrava di vedere quei filmati che fanno vedere in molti asili nido sul comportamento degli addetti all’amore per i bambini. Ma ha fatto l’esatto contrario», scrivono i signori e le signore che avrebbero voluto una mediazione sulla chiusura del centro sociale. Poi ancora: «Gli anziani si scusano del disagio che ha fatto arrabbiare la signora solo per il fatto che per una volta hanno voluto protestare. Sono state protocollare le firme dei “cinque gatti” – continuano gli anziani a scrivere – così definiti gli anziani dalla gentile signora», concludono alludendo all’assessore Riso.
Insomma, quello del Centro sociale è un problema tutt’altro che risolto e rischia di trascinarsi ancora per tutto agosto, con i pensionati pronti a rimanere sul piede di guerra. C’è da dire che la Riso aveva spiegato la necessità di manutenzione e pulizia e che, sebbene cautelativamente le attività riprenderanno dal primo settembre, ma uffici permettendo, le documentazioni del Centro per la nuova gestione potrebbero essere operative anche dopo ferragosto.
Davide Speranza
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