Centro senologico Sit-in contro l’Asl che vuole trasferirlo

Il direttore generale Squillante incontra i manifestanti ma resta la decisione di traslocare dal Carmine a Pastena

È stato un sit-in tutto in rosa quello che ieri ha visto donne di tutte le età darsi appuntamento davanti alla sede dell’Asl di via Nizza. Motivo della protesta è il preannunciato trasferimento del Centro senologico di via Renato De Martino, nel rione Carmine, verso Pastena, nella zona orientale. Un duro colpo per le oltre duemila donne, dalle età più svariate, che già nelle scorse settimane avevano firmato una petizione per fermare il provvedimento. È Antonio Squillante, direttore generale dell’Asl di Salerno, a finire nel vortice delle critiche dato che è stato lui a disporre di delocalizzare il Centro.

«La motivazione dataci in questi giorni – ha tuonato Laura Vitale, del Comitato di quartiere San Francesco, tra i promotori del sit-in – è stata l’ottimizzazione. L’Asl parla di maggiori spazi per il parcheggio e di maggiore privacy per l’utenza ma non hanno capito che noi non vogliamo la comodità, vogliamo il servizio. Un servizio efficiente che, in caso di trasferimento, non avremmo più. Abbiamo raccolto oltre duemila firme per far capire al direttore generale che la protesta non è di poche persone ma di interi rioni».

Sul piano tecnico è Luciano Provenza, presidente della commissione Politiche sociali del Comune a fare più chiarezza: «Abbiamo effettuato i sopralluoghi nelle strutture. Lo smembramento del Centro in via De Martino non è consigliabile. Abbiamo chiesto di quantificare la spesa per il trasferimento a Pastena e il dottore Antonio Lucchetti dell’Asl ci ha detto che tutto costerà poche migliaia d’euro. Noi come amministrazione comunale non possiamo fare nulla, ma sicuramente il raddoppio delle strutture, e non il trasloco, sarebbe la soluzione ideale».

Coinvolti nella protesta anche i sindacati di Cgil, Cisl e Uil. «Abbiamo già richiesto un incontro con il direttore generale Squillante – ha dichiarato Matteo Buono, segretario della Cisl – ma non ci ha mai risposto evitando in maniera palese il confronto con le parti sociali. Non si sa ancora il perché di questo stravolgimento dato che le sue iniziali motivazioni si sono rivelate alquanto effimere. Ci chiediamo quali siano i veri interessi in questa manovra. Pensiamo solo al fatto che raddoppiare una struttura del genere, conservando quella in via De Martino e attivandone un’altra a Pastena, sarebbe possibile praticamente a costo zero».

In serata, intanto, dopo ripetute pressioni da parte dei manifestanti, Squillante ha accettato di parlare con una delegazione. Un incontro però poco fruttuoso dato che entrambe le parti sono rimaste sulle rispettive posizioni. Le associazioni e i sindacati preannunciano nuove azioni per bloccare il trasferimento.

Emilio D’Arco

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