LA DECISIONE

Centro per migranti senza autorizzazioni: il sindaco lo chiude 

Firmata dal sindaco Pietro Pessolano l’ordinanza di sospensione temporanea dell’autorizzazione sanitaria alla struttura in località Lontrano

AULETTA. Firmata dal sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, l’ordinanza di sospensione temporanea dell’autorizzazione sanitaria alla struttura in località Lontrano che, dal 29 giugno scorso, ospita trenta migranti. A darne notizia è stato ieri mattina il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa presso la casa comunale.
L’ordinanza sarà notificata al proprietario della struttura, Francesco Maioli Castriota Scanderbech, al responsabile della cooperativa sociale Namastè, gestore del centro di accoglienza realizzato all’interno di un ex agriturismo, e trasmessa al prefetto di Salerno, al procuratore della Repubblica di Lagonegro, all’Asl Salerno e al comando carabinieri di Auletta.
«Prima di tutto devo garantire la salute dei miei cittadini – ha detto il sindaco Pessolano – e gli interessi della mia comunità». Che il primo cittadino fosse contrario all’arrivo dei migranti lo si era capito già la scorsa settimana quando, senza che l’Amministrazione fosse avvertita dalla Prefettura aveva sottolineato, si trovò di fronte al fatto compiuto: all’interno dell’ex agriturismo ormai in disarmo erano arrivati 30 migranti - 15 adulti e 15 bambini - sulla scorta di un contratto firmato dalla coop a cui era stata data in gestione l’ex struttura ricettiva e l’Ufficio territoriale di Governo. Una situazione inaccettabile per il primo cittadino che convocò ad horas il Consiglio comunale, ribadendo la propria posizione: sì all’accoglienza, ma solo attraverso lo Sprar (richiesta formalizzata nelle settimane precedenti), con un numero di profughi proporzionato a quello degli abitanti del paese.
Il primo cittadino non si è fermato alla mera protesta. Ma ha deciso di verificare concessioni e permessi. Ed affidando a tecnici dell’Arpac e dell’Asl una serie di controlli. Scoprendo così che la struttura ricettiva “Agriturismo Lontrano” era stata autorizzata il 18 maggio 1999 con disponibilità per dieci posti letto in cinque camere al primo piano. I metri quadri utili all’attività furono quantificati in poco meno di 73, con un solo servizio igienico. Sempre dai documenti del Comune - confortati dai controlli di Arpac e Asl - risulta che la struttura “non è servita da acquedotto pubblico e da fognatura comunale; l'autorizzazione allo scarico rilasciata nel 1999 aveva come scadenza il primo febbraio 2003; dalle analisi dell'Arpac Campania si evince che il campione utilizzato proveniente da pozzo privato, risulta non conforme e fruibile per consumo umano. Stando alla relazione dell'Asl Salerno – Dipartimento di Prevenzione Area Sud emerge, come già segnalato dall'ufficio tecnico comunale, la struttura non è servita da acquedotto pubblico ma da pozzo artesiano”.
Il provvedimento di sospensione temporanea dell’autorizzazione sanitaria, fino al raggiungimento dei requisiti igienico-sanitari previsti per legge, è stato adottato, ha affermato il sindaco Pietro Pessolano, «nell’interesse e la tutela delle persone. Nessun atteggiamento di razzismo o crontarietà all’obbligo dell’accoglienza.

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