Centro grandi rischi La ricerca salva-vite nel cuore del campus

I dati: il 19% delle abitazioni sorge in aree ad alta criticità Cosenza: «Lavoriamo per evitare che la situazione peggiori»

Un progetto ventennale creato tessendo forti sinergie tra l’ateneo salernitano e la Federico II di Napoli: il Consorzio interuniversitario grandi rischi (Cugri) si arricchisce con l’inaugurazione di una nuova sede nel campus di Fisciano. «Sono stato tra i consiglieri del Cugri in una fase delicata - ha commentato Raimondo Pasquino, già rettore dell’Università di Salerno -. Era il 1991 e lo statuto, che prevedeva tre rappresentanti di Napoli e tre del nostro ateneo, era bloccato perché non si riusciva a trovare una soluzione per la nomina del direttore. Grazie alla collaborazione con l’allora rettore Guido Trombetti, stabilimmo che il direttore del centro sarebbe stato scelto dal nostro ateneo e così venne sbloccata la situazione». Un ricordo che lascia trasparire la passione spesa negli anni per la crescita di quella cittadella, ancora oggi in continuo mutamento. «È un grande onore per me aver preso da Pasquino questo progetto - ha detto il rettore Aurelio Tommasetti - e siamo felici di poter collaborare con la Federico II ed il sistema regionale per l’apertura di un nuovo spazio dedicato alla ricerca. Il trasferimento della vecchia struttura, da Penta fino al cuore del campus, è stato voluto perché crediamo possa essere un’area fondamentale per ottenere ulteriori successi».

Il centro svolge ricerche in campo geofisico, oltre ad attività di consulenza per enti pubblici e privati. Del delicato tema del dissesto idrogeologico si è discusso durante la tavola rotonda “La ricerca e le istituzioni nel settore del rischio e dell’ambiente” da cui è emerso che il 19,1% delle abitazioni in Campania è situato in aree ad elevata criticità idrogeologica. Si tratta di 451.132 residenze. Il 15,7% del patrimonio residenziale complessivo italiano. Il 18% del territorio è interessato da fenomeni relativi a frane ed allagamenti. In tutta la regione sono 24mila i dissesti in atto. Undicimila solo in provincia di Salerno e 600 tra il Vallo di Diano ed il Cilento.

«Stiamo facendo il possibile per evitare che la situazione peggiori - ha affermato l'assessore regionale Edoardo Cosenza - e gli investimenti delle scorse settimane lo testimoniano. Tutti devono lavorare nella stessa direzione per fare in modo che la sicurezza dei cittadini sia messa al primo posto».

Rita Esposito

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