Centro disabili chiuso, sit-in dei familiari

Manifestazione davanti al Comune di Scafati, i genitori chiedono l’utilizzo di locali a San Pietro

SCAFATI. Centro per disabili chiuso da mesi, scoppia la protesta delle famiglie degli ospiti della struttura “Raggio di Sole”. Chiedono risposte concrete i parenti dei pazienti che, dallo scorso 31 luglio, sono stati privati di operatori e sede per la mancata progettualità del Comune di Scafati al Piano di zona S1.

Una mattinata complessa quella di ieri, iniziata con una conferenza nella chiesa di San Francesco di Paola, parrocchia che ospita i ragazzi dallo scorso autunno in attesa di una sistemazione definitiva, e poi conclusasi con un sit-in pacifico a Palazzo Mayer. «La situazione è diventata ingestibile – ha esordito Ilenia Cardillo, responsabile del centro – dal 31 luglio è scaduto il contratto con la cooperativa Emora, che si occupa da 15 anni del sociale in città, e non è stato possibile avere proroghe».

Dallo scorso mese di ottobre, grazie a don Peppino De Luca, parroco della chiesa di Cavalcavia Longobardi, gli utenti sono stati ospitati nei locali della sacrestia, dove non possono essere offerti i servizi di cui hanno bisogno. Da tempo i genitori chiedono l’utilizzo di alcuni locali a San Pietro, di proprietà del Comune e attualmente disponibili, ma nulla si è mosso. Da qui la protesta, e solo l’intervento dei vigili urbani ha evitato l’arrivo dei carabinieri dopo alcuni cori contro la triade ministeriale. Solo nel tardo pomeriggio i familiari dei disabili sono stati accolti in Comune.(d. g.)

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