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Centro di riabilitazione, addetti a rischio

ROCCAPIEMONTE. Una rincorsa disperata quella della G.F.Montesano, casa di cura di riabilitazione a Roccapiemonte, appartenente al Gruppo Silba, assieme a Villa Silvia e Villa Alba. A quanto pare, la...

ROCCAPIEMONTE. Una rincorsa disperata quella della G.F.Montesano, casa di cura di riabilitazione a Roccapiemonte, appartenente al Gruppo Silba, assieme a Villa Silvia e Villa Alba.

A quanto pare, la struttura rocchese non figura come accreditata dalla regione Campania, per cui non le valgono le prestazioni e non riceve i finanziamenti.

Ciò potrebbe portare ad una crisi ben più grave di quella già in essere. «Se non veniamo accreditati, vivremo un dramma sociale», spiega il segretario provinciale del settore sanità accreditata Cgil, Angelo Di Giacomo, che ha incontrato in Regione, i consiglieri regionali, Anna Petrone e Dario Bartirotti, e Margaret Cittadino della Cgil.

«Ci sono 50 o 60 dipendenti del Montesano che potrebbero trovarsi senza un posto di lavoro». Ora bisognerà capire se ci sono i presupposti legali affinché il centro possa essere accreditato. Secondo i documenti, la Montesano verrebbe annoverata come struttura nuova. «Le strutture nuove non possono essere accreditate», spiega Di Giacomo.

«Ma la Montesano non è una struttura nuova. Già sta nel circuito della sanità da oltre dieci anni. Bisogna vedere in che modo è stata introdotta nel circuito. Una volta risolto il problema, verrà riconosciuto il tetto di assegnazione di struttura».

Prima del decreto 111, che controlla e riduce la spesa pubblica, la Montesano veniva pagata come Villa Silvia e Villa Alba. «Quando è uscito il decreto, è cambiato tutto. È un bisticcio di carte che però va ad influire sulla vita dei dipendenti».

Il settore della sanità convenzionata è in crisi.

(d. s.)

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