Centro di accoglienza nel vecchio deposito a Trivio di S. Giorgio

Sopralluoghi della prefettura per le verifiche sul sito La struttura della Marina si trova al confine con Nocera

Potrebbe essere adibita a centro accoglienza per immigrati, l'area della Marina Militare, sita a Castel San Giorgio, in prossimità dell’autostrada A30 Caserta-Salerno. Zona di cerniera tra il Comune sangiorgese e Nocera Inferiore, oltre che strategico sbocco autostradale, la vasta struttura, localizzata, nello specifico, nella frazione Trivio-Codola, apparteneva all’Agenzia del Demanio.

Poi, sotto l’amministrazione Longanella, venne interamente trasferita al Comune di Castel San Giorgio, con i suoi circa 33787 metri quadrati: una superficie totale scoperta di 28871 metri quadrati, mentre quella coperta ne ricopre 4916. All’epoca, l’ex amministrazione aveva l’intenzione di realizzare una riqualificazione del luogo con la edificazione di strutture commerciali o a fini sociali. Il campo, inoltre, si trova di fianco all’ex area industriale, dedita alla produzione dell'alcol e appartenente alla famiglia napoletana Marrone: oggi messa all’asta fallimentare. Su indicazione della prefettura di Salerno, ci sarebbero stati sopralluoghi della zona militare, con carabinieri, vigili e tecnici del Comune di Castel San Giorgio.

L’ex proprietà dell’Agenzia demaniale - utilizzata come punto di smistamento di materiali con l’obiettivo di rifornire le caserme e i porti del centro e del sud Italia - è stata consegnata al Comune per due anni, tempo entro cui il governo locale dovrebbe proporre un’idea di riqualificazione, altrimenti ritornerà nelle mani dell'agenzia responsabile della gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato.

La voce, secondo cui sarà adibita a centro immigrati, si è sparsa in città. A pochi chilometri da Castel San Giorgio, anche Sarno ha ospitato in diverse strutture gruppi di immigrati: si ricorda l'Hotel Fluminia, dove ad ottobre 2015 esplose la protesta dei giovani africani, a causa delle lentezze burocratiche che impedivano l'ottenimento dello status di rifugiato politico da parte della prefettura salernitana. A proposito della faccenda, in Comune è arrivato anche un documento con richiesta di chiarimenti da parte dell’opposizione consiliare afferente al gruppo Forti perché Liberi, sottoscritto dai consiglieri Paola Lanzara e Michele Salvati. «Nel paese si sono creati allarme e preoccupazione», dice Salvati.

«Siccome siamo altrettanto preoccupati per questo sopralluogo della prefettura, vorremmo sapere quali sono state le motivazioni che hanno fatto scattare la decisione e cosa ha messo in essere l’amministrazione, fermo restando che siamo del tutto contrari a che l’area della Marina Militare venga usata per tali situazioni». La prospettiva, secondo Salvati, sarebbe infatti quella di una trasformazione in un grande centro sportivo di carattere europeo, vista anche la vicinanza autostradale, o in un centro commerciale all’aperto dando priorità di occupazione ai sangiorgesi.

«Non siamo contro per motivazioni razziali, anzi piena solidarietà ai popoli colpiti dalla guerra - continua Salvati - ma crediamo che quello non sia un sito idoneo e non si possano allocare centinaia di persone in un’area, tra l’altro, vicina al torrente Solofrana».

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