Centri commerciali naturali, partenza lenta

Pochi imprenditori all’iniziativa dell’Ascom per lanciare i consorzi e intercettare i fondi regionali

Sarebbe un vero peccato se per una mancata condivisione di intenti, per spaccature interne al settore o per poca celerità nella risposta, i commercianti salernitani, per primi quelli del centro città, perdessero la possibilità di accedere ai fondi che la Regione intende stanziare per la creazione di centri commerciali naturali. Per accelerare le procedure per la partecipazione al bando, già pubblicato sul Burc, il bollettino ufficiale della Regione Campania, e in scadenza, l'Ascom Confcommercio ha deciso di farsi promotrice dell'iniziativa - in realtà già tentata non solo in città, a Torrione, ma anche in provincia, a Cava de' Tirreni e Battipaglia, ma per ora non andate a buon fine - e per sollecitare i suoi associati, ieri mattina ha convocato una conferenza in Camera di commercio, alla quale, però, a dirla tutta, non hanno preso parte poi in tanti.

All'invito del presidente provinciale dell'associazione, Nino Marone, e del direttore Mariano Lazzarini, ha risposto una manciata di commercianti del centro di Salerno, forse i più radicati sul territorio ma comunque troppo pochi per rappresentare quella forza necessaria capace di creare quel consorzio, o quella società consortile, necessari per poter accedere ai fondi stanziati a Napoli. Senatore, Boggi, Infante, Cavaliere, questi i nomi storici del commercio salernitano che, con la loro presenza, ieri si sono mostrati interessati a fare gruppo per dar vita a un qualcosa di organizzato nel centro città, che possa riunire, in una strategia di marketing comune, negozi vicini o per posizione o anche per articoli venduti. Nel primo caso, il bando regionale richiede che il progetto - che deve essere preventivamente approvato dal Comune - sia frutto della volontà di sessanta soggetti, nel secondo caso basta l'iniziativa di venticinque commercianti. La “mercede” sarebbe vedersi riconosciuto dalla Regione il cinquanta per cento delle spese da effettuare per rivoluzionare il concetto di shopping nel centro città.

Presente alla conferenza di ieri mattina anche l'assessore comunale all'Annona, Franco Picarone, il quale ha salutato con entusiasmo l'idea sposata dall'Ascom sottolineando come, in un momento di crisi come questo, il commercio debba trovare nuove strade per uscire dall'empasse che la contrazione dei consumi ha inevitabilmente provocato. «Bisogna adeguarel'offerta a tutto quello che di nuovo accade - ha affermato - per incrociare i finanziamenti a disposizione. C'è ancora tempo per farlo ma bisogna mettersi d'accordo e anche velocemente per evitare che sfumi un'occasione che invece deve essere presa a volo. Il Comune assicura la sua vicinanza a quanti intenderanno provare a beneficiare di quanto la Regione promette».

I commercianti presenti si sono quindi lasciati con l'impegno di coinvolgere il maggior numero di colleghi nell'iniziativa che potrebbe portare benefici in termini di finanziamenti, di organizzazione e di ottimizzazione dei costi.

Fiorella Loffredo

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