Centrali del 118 accorpate Protestano tre sindaci

VALLO DELLA LUCANIA. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di accorpamento della centrale operativa 118 di Vallo della Lucania con quella di Salerno. Una tesi alla quale si oppongono Toni Aloia, Eros...

VALLO DELLA LUCANIA. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di accorpamento della centrale operativa 118 di Vallo della Lucania con quella di Salerno. Una tesi alla quale si oppongono Toni Aloia, Eros Lamaida ed Enrico Gnarra, rispettivamente sindaci di Vallo della Lucania, Castelnuovo Cilento e Moio della Civitella.

«Il trasferimento del servizio d’emergenza/urgenza 118 dall’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania – scrivono – è un’ingiustizia perché lede il diritto alla salute e alla vita di centinaia di migliaia di persone che vivono in oltre 80 comuni, in un contesto orografico di difficile accesso, se non proprio di isolamento». Significherebbe perdere «la possibilità di effettuare, come è stato fatto in questi anni, 22mila interventi tra codici rossi, gialli, verdi e bianchi; la possibilità di ricerca di circa 7.000 posti letto tra casi clinici urgenti e non urgenti; l’attività di elisoccorso, fatta quasi a cadenza settimanale; la possibilità di ricerca di posti letto extraregione; l’attivazione psichiatrica. Il decreto Balduzzi prevede una centrale del 118 ogni 600mila abitanti, la nostra provincia ha 1.100.000 abitanti circa, la nostra area Parco circa 300mila».(a. p.)

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