Centrale, protestano i dipendenti

Oggi e domani l’iniziativa dei lavoratori contro la vendita della municipalizzata

Iniziano due giorni caldi sul fronte Centrale del Latte. Da questa mattina i cinquantuno dipendenti dell’azienda sono ufficialmente in sciopero e domani terranno anche un presidio sotto la Prefettura, con l’obiettivo di ottenere un incontro con Gerarda Maria Pantalone e i rappresentanti dell’Amministrazione pubblica. I motivi della protesta sono semplici e ben noti; i lavoratori non vogliono che la Centrale del Latte venga venduta. La paura è che una futura privatizzazione porti al loro licenziamento in nome delle richieste del mercato.

La decisione è stata presa dopo numerose assemblee tenute con i rappresentanti sindacali nel corso di questi mesi. Dopo mesi di attesa, adesso che l’iter sembra volgere al termine, hanno deciso di scendere in piazza per sensibilizzare la pubblica opinione.

La loro speranza è che davanti ad una iniziativa così eclatante, si rivedano i piani. Difficile capire se possano davvero essere esauditi. Infatti fra pochi giorni, precisamente il 24 febbraio, dovrebbe esserci la firma del contratto di due diligence e la presentazione dell’offerta economica e del piano industriale. A contendersi l’azienda sono rimasti in due: la Newlat di Mastrolia e la cordata locale con capofila la cooperativa “Latte Sele” di Carmine Morretta. Entrambi gli acquirenti non sono intenzionati a tirarsi indietro.

Soltanto se nessuna delle proposte dovesse soddisfare la commissione giudicante potrebbe realizzarsi il desiderio dei dipendenti: l’azienda resterebbe pubblica. (an.ca.)

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