dopo la vendita

Centrale del latte, manca ancora il certificato antimafia

Sono passati novanta giorni dall’aggiudica definitiva del bando di vendita della Centrale del latte alla Newlat di Angelo Mastrolia ma il certificato antimafia ancora non sarebbe arrivato agli uffici...

Sono passati novanta giorni dall’aggiudica definitiva del bando di vendita della Centrale del latte alla Newlat di Angelo Mastrolia ma il certificato antimafia ancora non sarebbe arrivato agli uffici comunali. A rivelarlo è il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Zitarosa che, a seguito di questo, si chiede: «Come intende comportarsi il Comune? Spero che a questo punto revochi la vendita e l’azienda torni ad essere pubblica».

Anche se questo sarebbe il passaggio successivo, è difficile nascondere il fatto che spesso tali documenti non arrivano ai Comuni perché sono le Prefetture in ritardo con le procedure. Basti ricordare il caso della Cogefer, vincitrice del bando di gara per la realizzazione del termovalorizzatore. L’allora presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, attese il certificato antimafia per più di un anno e, alla fine, decise di andare avanti con l’iter burocratico.

Ma cosa accadrebbe nel caso in cui il Comune di Salerno decidesse di rispettare in maniera rigorosa i termini di legge e quindi annullare la vendita? Sarà costretto a restituire i soldi elargiti dalla Newlat? Assolutamente no. E a dirimere la questione interviene la famosa polizza fideiussoria sottoscritta dall’Amministrazione lo scorso 30 dicembre, la quale precisa che in tale caso non è tenuta alla restituzione della somma. Molto probabilmente la questione si chiarirà nei prossimi giorni. Due le cose che potrebbero accadere nelle prossime settimane: se la Prefettura invia finalmente il certificato per cui non ci sarebbe alcun problema; diversamente, il Comune potrebbe decidere di riappropriarsi dell’azienda.

Il consigliere Zitarosa, da sempre in prima linea contro la vendita della municipalizzata salernitana, si è detto pronto a vigilare. Nel frattempo i lavori all’interno della Centrale proseguono così come le discussioni con i rappresentanti sindacali per districare l’intricata vicenda relativa alla distribuzione del fondo del salario accessorio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA