Centrale del latte Il “no” dei sindacati

L’appello di Cgil e Cisl: «De Luca riveda la sua posizione sulla privatizzazione». E domani la discussione approda in consiglio comunale

Mancano ormai solo ventiquattro ore prima che la Centrale del latte si avvii definitivamente alla privatizzazione. E all’avvicinarsi della fatidica ora montano le proteste. Ad intervenire stavolta è il sindacalista della Cgil funzione pubblica Angelo De Angelis che, in una nota, mostra tutta la sua contrarietà alla vendita dello stabilimento. «Chiediamo un’attenta e oculata riflessione al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale - scrive - per rivedere la decisione della vendita della società o di parte di essa che impoverirebbe ancora di più un territorio flagellato dalla crisi e sull’orlo di una rivolta sociale».

Secondo il sindacalista «la ricerca spasmodica del guadagno da parte dei privati» che acquisteranno la Centrale potrebbe comportare «il decadimento della genuinità e della qualità dei prodotti, con il rischio di determinare il loro retrocedere sul mercato, per fare spazio ad altri marchi finora concorrenti e causando altresì rischi occupazionali». A De Angelis si aggiunge, poi, anche Matteo Buono della Cisl. «La legge - ha affermato quest’ultimo - non prevede la cessione come obbligatoria, il Comune vuole cogliere un’occasione ma non può farlo sulle spalle dei dipendenti. Chiediamo che il bando contenga l’obbligo del mantenimento dei livelli occupazionali». La marea montante di polemiche su questa decisione dell’amministrazione ha fatto passare quasi in secondo piano l’altro argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani mattina, ovvero la dichiarazione di incompatibilità di Vincenzo De Luca. E, dopo tante settimane di parole, ora si dovrebbe passare ai fatti.

Sulla questione, il primo cittadino è stato molto chiaro: «Sulla base di quanto previsto dalla legge nazionale, il consiglio comunale di Salerno si pronuncerà sul tema dell’incompatibilità - ha detto venerdì il primo cittadino dagli schermi di LiraTv – A Salerno si rispettano rigorosamente le regole. Se qualcuno va di fretta, si prenda una camomilla. La decisione sarà presa nell’interesse della nostra città e nel rispetto rigoroso della normativa in materia».

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