Centrale del latte Il Comune rivendica «Vendita regolare»

Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto l’intervento di Cantone E tra dirigenza e sindacati trattativa sui premi di produzione

«Il Comune ha agito nel rispetto della legalità per quanto riguarda la vendita della Centrale del latte». A ribadirlo è il presidente della commissione Bilancio Nino Criscuolo, il giorno dopo l’interrogazione dei parlamentari del Movimento cinque Stelle al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. I grillini hanno chiesto al magistrato napoletano di indagare in merito al fatto che a distanza di più di un anno dalla vendita della Centrale alla ditta Newlat, ancora non sia arrivato il certificato antimafia e, soprattutto, di dichiarare, a questo punto, nullo l’atto di vendita. «Il Comune di Salerno – ha chiarito Nino Criscuolo – ha più volte sollecitato la Prefettura ad inviare tale documento». Per la precisione di solleciti ne sono arrivati cinque. Il primo il 12 giugno dell’anno scorso, il secondo il 25 giugno, quindi il 28 luglio e il 19 dicembre e l’ultimo il 5 giugno di quest’anno. Ogni volta, il sollecito non ha ottenuto risposta. In ogni caso, il Comune non ha colpe per quanto accaduto né ha commesso degli sbagli ad aggiudicare definitivamente la gara. «L’articolo 92, comma 3, del decreto legislativo 159 del 2011 – ha spiegato sempre Criscuolo – stabilisce chiaramente che, decorsi i termini previsti dalla legge, le pubbliche amministrazioni possono procedere all’assegnazione anche in assenza di tale certificazione. Ove successivamente intervenga una certificazione negativa, il contratto dovrà essere revocato e rescisso». Quindi, nelle more che la Prefettura mandi i documenti, il Comune poteva per legge procedere nell’iter previsto dalla gara senza per questo incorrere in sanzioni. «Le accuse dei deputati del Movimento cinque Stelle – ha concluso Criscuolo – sono pertanto infondate e ingiustificate».

Il corollario di questa vicenda è che, arrivati a questo punto, nel caso di un certificato antimafia negativo si aprirebbe un contenzioso tra il Comune e la ditta di Angelo Mastrolia. Contenzioso dagli esiti incerti e che non obbligatoriamente è destinato a concludersi a favore dell’Amministrazione. Quest’ultima, infatti, in caso di esito negativo sarebbe pronta a chiedere i danni per il disvalore provocato all’azienda, che sicuramente non potrà essere messa sul mercato allo stesso prezzo originario. Ma non è detto che riesca ad averla vinta sull’imprenditore ebolitano. Intanto, sempre restando in tema, ieri mattina c’è stata una riunione in Confindustria tra la nuova dirigenza e i rappresentanti sindacali. All’ordine del giorno il premio di produttività 2015 che non è stato ancora erogato ai lavoratori. La proprietà ha proposto ai sindacalisti una somma “una tantum” per quanto riguarda l’anno in corso e poi di stabilire i nuovi parametri per l’assegnazione di queste ulteriori risorse a partire dall’anno prossimo. I rappresentanti sindacali hanno preso atto della proposta e ne discuteranno con i lavoratori.

In sede di assemblea si deciderà se accettare o meno, solo successivamente ci sarà una nuova riunione nel corso della quale si comunicherà alla proprietà la decisione presa dalla maggioranza.

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