Centrale del Latte, i dubbi di Zitarosa

Il consigliere comunale del Pdl “interroga” il sindaco per sapere se è necessario vendere e come verranno spesi i soldi

Anche il consigliere comunale del Pdl Giuseppe Zitarosa solleva una serie di interrogativi in merito a come sta evolvendo la questione della Centrale del Latte. Riprendendo alcune delle osservazioni fatte dal nostro quotidiano nei giorni scorsi, il politico di centrodestra ha deciso di inviare un’interrogazione al sindaco di Salerno per avere una serie di delucidazioni. Per prima cosa, Zitarosa ribadisce quanto detto nell’ultimo consiglio comunale, ovvero che il testo del bando di gara per la vendita della municipalizzata sarebbe già stato redatto e che tra i requisiti per poter partecipare ci sarebbe quello di avere un fatturato superiore ai 25 milioni di euro.

Da questa premessa (in verità già allora subito smentita dall’amministrazione) deriva la richiesta del consigliere al sindaco di «non inserire vincoli relativi al volume di fatturazione dell’impresa che sarebbe interessata all’acquisto» dato che alla manifestazione di interesse hanno risposto anche aziende locali che non potrebbero soddisfare questo criterio. Ma Zitarosa chiede anche un’altra cosa, ovvero «che a garanzia dei cittadini, del futuro dell’azienda, degli operai e della qualità dei prodotti, il testo redatto vada nuovamente esaminato e ridiscusso in consiglio comunale e in giunta». Infatti, ora come ora, non è previsto che il bando di gara venga messo all’ordine del giorno dal parlamentino cittadino. Invece, secondo il consigliere, ci sarebbe l’esigenza di rivedere il provvedimento tenendo conto di una serie di fattori che abbiamo già menzionato come il fatto che si potrebbero risparmiare 600mila euro in promozioni, che il prezzo pagato agli allevatori è più alto di quello medio, che attraverso un piano di razionalizzazione si potrebbero ricavare utili per altri due milioni di euro. Zitarosa dimentica, però, un altro punto ovvero che il Puc consente un aumento delle volumetrie della Centrale del Latte ed anche questo porterebbe ad un ulteriore valorizzazione dell’intera azienda. Insomma, la discussione in consiglio sarebbe utile per far sì che dalla vendita della Centrale del Latte si possa ricavare il massimo possibile. Ma una volta venduta, si chiede anche l’esponente del Pdl, come verranno utilizzati i soldi? «Verranno spesi per nuove opere, per servizi o, come sarebbe logico, per risanare le finanze comunali?» domanda al sindaco di Salerno. Una domanda a cui prima o poi bisognerà dare una risposta. Ma probabilmente il sindaco deve prepararsi anche a rispondere agli interrogativi che verranno posti dal Movimento Cinque Stelle in occasione del convegno che hanno organizzato per il prossimo 28 settembre. L’incontro prenderà il via a partire dalle 10 presso la sala convegni del Centro Sociale a via Cantarella e si intitolerà “La nostra Centrale del Latte”.

Naturalmente si parlerà della vendita della municipalizzata e gli organizzatori vorrebbero che diventasse l’occasione per ascoltare tutti gli operatori istituzionali e politici nonché gli amministratori della società e i dipendenti. Dovrebbero partecipare con un proprio intervento anche alcuni consiglieri comunali. Lo scopo è far sì che la cittadinanza prenda coscienza di quanto avverrà nelle prossime settimane ed esprima una propria posizione.

Naturalmente sarà anche l’occasione per invitare i presenti a firmare la petizione contro la vendita che i grillini hanno preparato all’indomani della decisione del consiglio comunale di dare mandato alla dismissione della municipalizzata. Resta adesso da capire la posizione dei sindacati che fino a questo momento non sono stati ancora convocati dall’amministrazione. Soltanto loro, con una serie di osservazioni da presentare al tavolo dei lavori, potranno evitare che la Centrale del Latte venga svenduta.

Angela Caso

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