Centrale, consensi alla cordata salernitana

La volontà espressa da una cordata di imprenditori, produttori ed allevatori, accompagnati dalle organizzazioni di categoria, di presentare una manifestazione d’interesse all’acquisto della Centrale...

La volontà espressa da una cordata di imprenditori, produttori ed allevatori, accompagnati dalle organizzazioni di categoria, di presentare una manifestazione d’interesse all’acquisto della Centrale del Latte di Salerno non solo fa discutere gli ambienti politici e sindacali, ma sembra davvero prendere corpo. La cordata, che si è manifestata nel corso di un incontro che si è svolto mercoledì pomeriggio in Camera di Commercio, ha già chiesto un incontro al sindaco Vincenzo De Luca e ai membri del consiglio di amministrazione della Centrale del Latte. Con questi ultimi, il faccia a faccia potrebbe esserci proprio tra lunedì e martedì della prossima settimana. Intanto si sta lavorando per mettere a punto la manifestazione d’interesse. Per Mimmo Oliva, della Flai Cgil, l’interessamento di questo gruppo - che già è parte integrante dell’indotto legato all’azienda cittadina - potrebbe seriamente concretizzarsi. Secondo il sindacalista, infatti, ci sarebbero le potenzialità economiche per soddisfare le richieste di Palazzo di Città, che si aggirano intorno ai 14 milioni di euro. Per Franco Mari, responsabile regionale Enti locali di Sel, la notizia di una cordata tutta salernitana, peraltro già attiva nel ciclo, è più che buona. «Ma - avverte - a nostro parere la parte pubblica, che potrebbe essere rappresentata non solo dal Comune ma anche da altri soggetti, deve restare, anche con piccole quote, per continuare a dare una garanzia». Mari - che martedì mattina, insieme al coordinatore cittadino di Sel, Marco Matano, aveva tenuto una conferenza stampa sulla questione - rilancia la proposta del partito. «Sarebbe opportuno- sostiene - lanciare un azionariato popolare diffuso. Coinvolgere direttamente i consumatori salernitani che entrerebbero attivamente nell’azienda, scongiurando così ogni possibile vendita ai privati». Per il partito di Vendola, insomma, la priorità resta quella di salvaguardare un «bene comune» rappresentato, in questo caso, dalla storica azienda che fornisce latte di qualità a migliaia di salernitani.

Mattia A. Carpinelli

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