Centrale a biomasse Toccherà a Renzi dire l’ultima parola

Capaccio, la Regione ha respinto la proposta della Biocogein Sarà la Presidenza del Consiglio a decidere sull’impianto

CAPACCIO. Sarà la presidenza del consiglio dei ministri a decidere sulla realizzazione o meno della centrale a biomasse nel comune di Capaccio. È questo l’esito della Conferenza di servizi che si è tenuta nella mattinata di ieri presso la sede della Regione Campania. La proposta di variante presentata dalla società Biocogein, che intende costruire l’inceneritore nella contrada Sorvella, non è stata, dunque, approvata.

Soddisfatto il sindaco di Capaccio, Italo Voza. «Nell’incontro di ieri mattina – ha dichiarato il primo cittadino capaccese – abbiamo raggiunto il massimo risultato possibile. Ora la questione è diventata di rilievo nazionale e dunque i tempi di decisione si dilateranno di molto. Lo scoglio imminente della Conferenza di servizi è stato superato e la Regione è fuori dai giochi. Avremo tempo e modo per poterci muovere nella direzione che stavamo già seguendo».

Ha espresso soddisfazione anche il Comitato “Sorvella Sabatella”, presieduto da Maria Rosaria Bambacaro, presente ieri, con una propria delegazione, sotto la sede della Regione per un sit in di protesta. «La Regione – afferma Carmine Vona, responsabile del Comitato – ha preso tempo, demandando la decisione finale sulla realizzazione dell’inceneritore sul territorio di Capaccio direttamente alla presidenza del consiglio dei ministri. Noi ora utilizzeremo questo tempo come una risorsa, incrementando il nostro lavoro e producendo ulteriori prove dei danni che un impianto del genere potrebbe produrre sul nostro territorio».

La Conferenza era stata convocata per la seconda volta, in seguito ad un primo rigetto dell’istanza presentata dalla società Biocogein e alla presentazione, da parte di quest’ultima, di una variante in minus che prevedeva l’esclusione dal progetto di un terreno di proprietà demaniale per il quale la Regione aveva negato la sdemanializzazione. Un diniego che ha bloccato la realizzazione del progetto dell’inceneritore, in quanto la società napoletana non risultava proprietaria del terreno nella sua interezza.

Alla protesta pacifica di ieri mattina dinnanzi a Palazzo Santa Lucia, hanno preso parte anche diversi esponenti politici di Capaccio e dei territori limitrofi, oltre a tantissime associazioni del territorio e agli studenti del liceo scientifico “Piranesi” di Capaccio, che già nei giorni scorsi avevano organizzato una marcia di contestazione per dire no all’inceneritore in località Sorvella.

Angela Sabetta

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