Centola, fondi per le scuole e il castello
Dal Governo finanziamenti per oltre 5 milioni di euro destinati a interventi di ristrutturazione
CENTOLA. Pioggia di finanziamenti per il Comune di Centola. Quattro milioni e 500mila euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico degli edifici scolastici e 797mila euro per il recupero del Castello medievale di San Severino. Sono i cinque progetti che i Ministeri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze hanno finanziato in questi giorni al Comune cilentano. «Cinque progetti finanziati in un colpo solo – ha spiegato soddisfatto il sindaco Carmelo Stanziola – Un risultato importante per il nostro Comune, che testimonia l’impegno che in questi mesi è stato messo in campo dall’amministrazione e dagli uffici. La sicurezza nelle scuole, la creazione di strutture adeguate per i ragazzi sono stati da sempre una priorità per tutti noi. Finalmente con questi finanziamenti potremo restituire alla comunità, ed in particolar modo agli studenti, edifici scolastici sicuri e accoglienti».
Le strutture dove inizieranno i lavori sono quelle di Centola, di Foria (due edifici) e di Palinuro. Buone notizie anche per il Castello di San Severino di Centola: «Nel borgo medievale di San Severino – ha spiegato Stanziola – daremo nuovamente vita allo straordinario castello che sovrasta le gole del Mingardo. Diventerà un luogo da visitare e da valorizzare, tappa obbligatoria per i turisti diretti lungo la costa».
Il borgo, la cui edificazione risale al decimo e undicesimo secolo, è oggi abbandonato e come una sentinella silenziosa sovrasta la valle del Mingardo. Nel 1888, con la costruzione della linea ferroviaria Pisciotta-Castrocucco, iniziò l’esodo lento dei suoi abitanti e nel giro di sessant’anni l’intero abitato si spostò verso valle. Resta oggi arroccato sulla collina un piccolo scrigno di architettura e memoria, destinazione di viaggio per turisti curiosi. «Sono convinto, oggi più che mai, che siamo sulla strada giusta – ha aggiunto il primo cittadino – Il comune di Centola nel giro di pochi mesi acquisterà ancora maggiore prestigio sui canali turistici nazionali ed internazionali, attirando altri visitatori». Poi un ringraziamento agli uffici comunali. «In questi anni abbiamo investito molto sull’organizzazione degli uffici dell’Ente – conclude il sindaco Stanziola – in qualche occasione ci siamo beccati anche delle critiche, oggi però abbiamo degli uffici efficienti, operativi e messi in rete tra loro. Sono orgoglioso del loro lavoro. Stiamo finalmente iniziando a raccogliere ottimi frutti».
Vincenzo Rubano
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Le strutture dove inizieranno i lavori sono quelle di Centola, di Foria (due edifici) e di Palinuro. Buone notizie anche per il Castello di San Severino di Centola: «Nel borgo medievale di San Severino – ha spiegato Stanziola – daremo nuovamente vita allo straordinario castello che sovrasta le gole del Mingardo. Diventerà un luogo da visitare e da valorizzare, tappa obbligatoria per i turisti diretti lungo la costa».
Il borgo, la cui edificazione risale al decimo e undicesimo secolo, è oggi abbandonato e come una sentinella silenziosa sovrasta la valle del Mingardo. Nel 1888, con la costruzione della linea ferroviaria Pisciotta-Castrocucco, iniziò l’esodo lento dei suoi abitanti e nel giro di sessant’anni l’intero abitato si spostò verso valle. Resta oggi arroccato sulla collina un piccolo scrigno di architettura e memoria, destinazione di viaggio per turisti curiosi. «Sono convinto, oggi più che mai, che siamo sulla strada giusta – ha aggiunto il primo cittadino – Il comune di Centola nel giro di pochi mesi acquisterà ancora maggiore prestigio sui canali turistici nazionali ed internazionali, attirando altri visitatori». Poi un ringraziamento agli uffici comunali. «In questi anni abbiamo investito molto sull’organizzazione degli uffici dell’Ente – conclude il sindaco Stanziola – in qualche occasione ci siamo beccati anche delle critiche, oggi però abbiamo degli uffici efficienti, operativi e messi in rete tra loro. Sono orgoglioso del loro lavoro. Stiamo finalmente iniziando a raccogliere ottimi frutti».
Vincenzo Rubano
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