Cento firme per l’anagrafe a San Pietro 

La petizione è stata avviata alla frazione: si chiede la riapertura dell’ufficio comunale

Continua anche in estate la raccolta di firme per la petizione che sarà presentata a settembre in Municipio, per chiedere alla commissione straordinaria la riapertura della sede distaccata dell’ufficio anagrafe nella frazione San Pietro. Si tratta, nello specifico, dello sportello aperto nel 1996 dall’ex sindaco Nicola Pesce e chiuso nel 2015 senza tener conto dei disagi provocati ad una popolazione prevalentemente anziana come quella di San Pietro, che da allora ha sempre definito l’eliminazione del servizio illegittima. Con le risorse che si restringono e i bilanci da far quadrare, i servizi di prossimità, quell’ampissima rete sul territorio che serve il cittadino in modo capillare, finiscono spesso per essere il bacino da cui attingere qualcosa. Tuttavia, a San Pietro richiedono, ancora una volta, l’attivazione, seppur in via sperimentale, di un servizio che potrebbe riavvicinare i residenti alle istituzioni.
Al momento sono già 100 le persone che hanno firmato la petizione avviata da alcuni residenti, pronti a perseguire ogni strada, anche legale, per la riapertura della sede, magari nei locali del Centro sociale sorto nell’ex piazzetta del Gesù, terreno che fu di proprietà della famiglia di Vincenzo Nappo.
A sostenere questa iniziativa ci sono anche molti esponenti politici del centrosinistra, da sempre in prima linea con i residenti per la riattivazione del servizio decentrato. «Questa frazione merita servizi distaccati, anagrafe in primis ma anche un presidio della Municipale visto l’allarme sicurezza che pare non essere scemato dopo gli ultimi episodi. Continuiamo, purtroppo, a dire sempre le stesse cose - ha spiegato Francesco Carotenuto del gruppo "Scafati Arancione” - per quanto tempo a San Pietro ci si dovrà sentire cittadini di serie B? Speriamo che la gestione commissariale faccia il possibile per rimediare agli errori del passato recente».
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