Cento candeline per nonna Giulia

Una doppia festa per i cento anni di Giulia Camera, vedova Diodato, arzilla nonnina di Fratte che ieri sera, insieme ai suoi familiari, ha spento quelle cento candeline che stasera saranno riposizionate su una grande torta che verrà gustata, al ristorante La Colombaccia, da tutte le sue persone care: non solo figli, nipoti e pronipoti ma anche tutti quelli che hanno avuto modo di conoscere la donna e condividere con lei i momenti più importanti della sua intensa vita. Ci saranno sicuramente i suoi cinque figli: Ernesto, Franco, Antonio, Mario e Maria con i rispettivi coniugi, i suoi affezionatissimi nipoti, tra cui Rosario Angrisani, figlio della sesta figlia di nonna Giulia, purtroppo deceduta prematuramente, e i tanti pronipoti della donna che, nonostante la veneranda età, continua a mostrare la vitalità che l'ha sempre contraddistinta. «È stata sempre una donna molto autoritaria - racconta suo nipote Rosario - ma dalla grande umanità e dall'infinito amore per la famiglia. Mio nonno Salvatore, deceduto anni fa, è stato il suo unico grande amore a cui ha dedicato la sua intera vita». Una vita che, però, nonna Giulia, di professione mamma, moglie e casalinga perfetta, non ha voluto che fosse priva di brividi imprevisti, come quelli dati dalle sue puntuali giocate al lotto che, in alcuni casi, le hanno regalato inaspettate vincite. «Da trent’anni gioca sempre gli stessi numeri - rivela divertito il nipote - e non c’è stata una volta che abbia saltato un’estrazione». Originaria del centro storico, così come il marito, la signora Giulia dalla metà degli anni Quaranta, è abitante di Fratte dove in molti la conoscono e le sono affezionati. Per questo i residenti del quartiere si uniscono alla gioia dei familiari nel festeggiare un traguardo così importante raggiunto dalla signora Diodato, memoria storica del rione nonché nonnina sprint. ©RIPRODUZIONE RISERVATA