la tragedia di capaccio 

Centinaia di messaggi su Fb per l’ultimo saluto a Raffaella

wCAPACCIO PAESTUM. Due comunità, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana, piangono Raffaella Esposito Alaia, la 34enne morta annegata, sabato pomeriggio, sulla spiaggia libera a Torre di mare. L’operatrice...

wCAPACCIO PAESTUM. Due comunità, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana, piangono Raffaella Esposito Alaia, la 34enne morta annegata, sabato pomeriggio, sulla spiaggia libera a Torre di mare. L’operatrice sociale era insieme con due ragazzini della comunità di tutela minori di Acerra. Era fidanzata da sette anni con un ragazzo, anche lui impegnato nel sociale e in politica, ed esponente del Partito democratico. La coppia avrebbe dovuto convolare a nozze il prossimo anno.
In centinaia la ricordano sui social: era una ragazza disponibile, sempre gentile con tutti e positiva nei confronti della vita. Un giovane donna pronta a lottare contro ogni discriminazione, dall'omofobia alla violenza contro le donne. Le correnti l’hanno risucchiata e tirata a fondo mentre i due ragazzini sono riusciti a salvarsi grazie all’aiuto dei bagnini e del titolare del lido “La Gondola”, adiacente al tratto di spiaggia libera, dove si è consumata la tragedia.
Una volta portata in spiaggia i soccorritori hanno provato a rianimarla , ma per lei non c’era più nulla da fare. La dinamica è piuttosto confusa. Lei sarebbe entrata in acqua successivamente ai due minori proprio perché aveva visto che erano in difficoltà.
Accertato che si è trattato di annegamento, causato da un malore improvviso, la salma nella serata di sabato è stata liberata e consegnata ai familiari per consentire la celebrazione dei funerali.
La trentaquattrenne era arrivata a Paestum proprio il sabato per trascorrere due settimane di vacanza al mare assieme ai ragazzi della casa famiglia di Acerra, in cui lavorava. Raffaella era una gran brava persona svolgeva il suo lavoro di operatrice sociale con impegno e dedizione.
La sua morte ha destato molto sconcerto anche presso la casa famiglia.
Angela Sabetta
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