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Cementificio, il Comune spinge per l’abbattimento

SAPRI. Un complesso sportivo - con annesso polo scolastico – o un cantiere navale. Sono solo alcune delle idee proposte dall’amministrazione comunale per qualificare l’area dell’ex cementificio....

SAPRI. Un complesso sportivo - con annesso polo scolastico – o un cantiere navale. Sono solo alcune delle idee proposte dall’amministrazione comunale per qualificare l’area dell’ex cementificio. «Martedì abbiamo incontrato un rappresentante della proprietà e i tecnici incaricati – spiega il sindaco Giuseppe Del Medico –, per sollecitare l’abbattimento delle volte». Se la proprietà non dovesse adempiere ai suoi obblighi, il Comune, contestualmente all’approvazione del bilancio prevista per dicembre, avvierebbe un’indagine di mercato per affidare i lavori di demolizione, per poi rivalersi sulla proprietà. Una situazione complessa, quella dell’ex cementificio. Progettato negli anni Cinquanta, lo scheletro di cemento armato che avrebbe dovuto ospitare il cementificio è la più grande opera incompiuta del Golfo di Policastro. Inutili gli appelli dei cittadini susseguitesi negli anni per chiederne l’abbattimento. «Sabato, in occasione della campagna “Puliamo il mondo” promossa da Legambiente – continua il sindaco – incontreremo i cittadini per discutere di alcune proposte». Le idee sono principalmente due: «L’area dove è nata la struttura ha ormai una vocazione di carattere produttivo – spiega Del Medico -. Potremmo quindi pensare di sfruttarne la vicinanza col porto, per creare un cantiere navale. Altrimenti potremmo costruire un vero e proprio impianto sportivo, cedendo alla proprietà l’area dove oggi sorge lo stadio». Un’idea soddisferebbe, allo stesso tempo, le esigenze del Comune e dei proprietari della struttura. Ma non è l’unica strada percorribile.

Se la Provincia deciderà di sedersi al tavolo delle trattative, potrebbe cedere alla proprietà i tre plessi scolastici di cui è proprietaria per realizzare nell’area del cementificio un grande polo scolastico, con annesso l’impianto sportivo.

Maria Antonietta Izzinosa