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Celebrate in spiaggia le prime nozze gay

CAMEROTA. Primo matrimonio gay nel basso Cilento. È stato celebrato ieri pomeriggio sulla spiaggia di Marina di Camerota dal sindaco Antonio Romano. A coronare il loro sogno, durato vent’anni, sono...

CAMEROTA. Primo matrimonio gay nel basso Cilento. È stato celebrato ieri pomeriggio sulla spiaggia di Marina di Camerota dal sindaco Antonio Romano. A coronare il loro sogno, durato vent’anni, sono stati Massimo De Luca, attore teatrale di 46 anni, originario di Torre del Greco, e Gianni Costa, autotrasportatore di 59 anni, nato invece a La Spezia. «Abbiamo scelto Marina di Camerota perché la nostra storia d’amore è nata proprio qui – ha spiegato Massimo – questo splendido posto del Cilento è un po’ la nostra seconda casa, oltre che un luogo di una bellezza davvero unica».

In tanti hanno preso parte alla cerimonia che si è svolta in riva al mare: invitati ma anche semplici curiosi che hanno preso parte a un evento di fatto storico per la zona. Poi la festa si è spostata presso il villaggio Cala Luna, dove gli sposi hanno offerto ad amici e parenti un rinfresco. Si è trattato del primo rito di questo tipo nella zona e ogni suo dettaglio parlava cilentano.

Soddisfatto il primo cittadino Antonio Romano: «Sono felice che Massimo e Gianni abbiano scelto il nostro Comune per realizzarsi come coppia – ha dichiarato il primo cittadino – da anni ormai Camerota, che è Patrimonio mondiale dell’Unesco, si segnala per le sue scelte progressiste. Del resto non è un caso che il nostro territorio sia particolarmente amato da tanti naturisti che vengono qui ogni anno a trascorrere le loro vacanze. La diversità è una ricchezza e anche una occasione di crescita».

Dopo i naturisti, dunque, adesso Marina di Camerota si candida a diventare anche una meta ambita per le coppie gay che vogliono pronunciare il fatidico”sì”. Secondo la legge Cirinnà recentemente approvata – la 76/2016 – l’unione civile può essere contratta da due maggiorenni di fronte a un ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni e verrà registrata. Le parti possono stabilire, per la durata dell’unione, un cognome comune scegliendolo tra i loro due. La legge estende poi alle coppie dello stesso sesso diritti e doveri previsti dal matrimonio civile, tranne l’obbligo di fedeltà e la possibilità di adottare figli.

Vincenzo Rubano

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