Il dopo voto a battipaglia

Cecilia Francese chiede tempo per risollevare la città

Il neo sindaco improvvisa un comizio «Questo popolo martoriato ripartirà, troveremo le soluzioni giuste»

BATTIPAGLIA. Alle 12.02 di ieri, Cecilia Francese è stata proclamata ufficialmente sindaco di Battipaglia. Ha indossato la fascia che fu posta, 22 anni fa, sulla spalla di Fernando Zara. Un dono personale di Zara, alleato della Francese, che ha voluto battezzare la proclamazione del nuovo sindaco, aiutandola a indossare il tricolore.

Una fascia che, visto lo stile vintage, riporta ancora la dicitura “Repubblica italiana” e non il nome della città. Il “battesimo” sindacale di Zara ha fatto storcere il naso a qualcuno, ma Cecilia Francese ha rispedito al mittente ogni polemica nascente.

Nella storia di Battipaglia, considerando anche i commissari, Cecilia Francese è il sessantacinquesimo sindaco. La prossima settimana sarà proclamato il Consiglio ed entro la prima settimana di luglio la giunta. Francese ha messo piede in municipio alle 11.27. La proclamazione avrebbe dovuto avere luogo nella sala conferenze, ma il sindaco ha preferito spostarla nel più ampio salotto comunale. «Devono esserci i cittadini, devono vedere tutti».

Centinaia i presenti, che hanno intonato cori da stadio mentre Cecilia Francese abbracciava il compagno, Gerardo Rosania, il vice parroco della chiesa di Sant’Antonio don Francesco, gli amici. Al momento della proclamazione, ha voluto al suo fianco il padre Giulio, la sorella Flaviana, Ugo Tozzi e Fernando Zara, i commissari di Forza Italia, Giuseppe Provenza, e Rivoluzione Cristiana, Antonio Di Cunzolo.

Dopo la benedizione e la lettura della proclamazione da parte del magistrato Giuseppe Fortunato (presidente della commissione elettorale che ha riportato il risultato definitivo di 13.018 voti per la Francese e 10.563 per Motta), Zara ha posto sulla Francese la fascia tricolore. La quale ha parlato per la prima volta da sindaco: «Questo popolo martoriato ripartirà. Sarò sindaco di tutti. Ringrazio mio padre e mia madre. Prima di salire sul palco per l’ultimo comizio, quello di venerdì scorso, ho pianto. Una persona mi ha consegnato un foglietto, chiedendomi aiuto. Lì sono crollata. Ho capito che devo essere il sindaco di tutti, il sindaco della gente. Non so se riuscirò subito a soddisfare le richieste. Immagino le file di persone che verranno per chiedere contributi, casa, lavoro. Non ho la bacchetta magica. Mi dovrete dare del tempo e avere pazienza. Troveremo soluzioni per tutti i problemi. Invito l’intera amministrazione a collaborare, senza distinzioni politiche o di ideologie».

In realtà, a Cecilia Francese è già arrivata la prima richiesta. Non si è fatta attendere la parrocchia “Santa Maria della Speranza”, impegnata a organizzare la festa patronale.

«Erano stati stanziati 9mila euro, come negli ultimi anni. Ora mi chiedono altri 15mila euro. Chiederò ad amici di organizzare uno spettacolo teatrale gratuito, chiamando musicisti di Battipaglia per esibirsi. Facciamo vedere che il popolo unito può regalare un momento magico alla festa patronale senza la necessità di chiamare persone da fuori», ha detto la neo sindaco.

Nel corso della cerimonia è intervenuto anche Tozzi: «Finalmente è finito il periodo di commissariamento. Si sentiva il bisogno di un’amministrazione eletta da popolo e sono felice di essere parte di questa famiglia. Lasciamo da parte i rancori e i veleni della campagna elettorale».

Hanno parlato anche Fernando Zara («Cecilia Francese è stata voluta dal popolo, dietro di lei non c’è nessuno»), Giuseppe Provenza («Ha vinto la città, ora c’è tanto da fare») e il responsabile di Etica, Gianluca Di Giovanni («È l’inizio della rinascita»). Di Cunzolo ha consegnato al neo sindaco una lettera di auguri da parte dell’organizzazione denominata “Parlamento della legalità internazionale”.

Dopo la proclamazione, Cecilia Francese ha tenuto l’incontro con il commissario Gerlando Iorio e si è seduta, per la prima volta con la fascia tricolore all’interno di quello che da ieri sarà il suo ufficio per le foto di rito e per firmare i primi atti da sindaco.

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