«Cecilia è solo una dittatrice comunista» 

Attacco di Fernando Zara, alla guida dei dissidenti di maggioranza: «Il bilancio se lo voterà da sola»

«Cecilia Francese è “disetica” e antidemocratica, una dittatrice comunista…». Fernando Zara è un fiume in piena. A capo, con Giuseppe Provenza, della fronda composta dalla sua Rivoluzione cristiana e da Forza Italia, di quella che chiama «la confederazione», promette battaglia: «Ora abbiamo quattro consiglieri, ma verrà pure Angelo Cappelli, e poi in seguito potrebbero esserci altre due adesioni». Numeri che si faranno sentire in consiglio comunale: «I bilanci e i rendiconti se li voterà lei con i suoi».
L’8 giugno il civico consesso s’esprimerà sul rendiconto del 2016: «Atti finanziari falsi, visto che il riequilibrio della scorsa estate è fallito a dicembre e il bilancio preventivo non programma nulla». Difende il documento politico, sottoscritto insieme a Provenza, ai forzisti Valerio Longo e Gerardo Zaccaria e ai suoi di Rc, Francesco Marino e Bruno Amendola: «È propositivo e chiede riflessioni su ciò che non è stato fatto, come l’alta velocità e la riorganizzazione comunale, ma questa teatrante, ormai smascherata, non sa cosa sia la democrazia, e critica pure le mozioni e fa la dittatrice comunista insieme a Gerardo Rosania, che farebbe meglio a lasciare la città».
Parla di un quartetto al comando della città: «Oltre a lei e Rosania, ci sono Ugo Tozzi e Franco Falcone». Accuse al presidente del Consiglio comunale, eletto tra le fila di Rivoluzione cristiana. «Sia leale con se stesso, perché senza i candidati di lista con 50 voti, lui non sarebbe lì - aggiunge - e invece è un traditore, il mio assassino politico». Su Tozzi promette: «Finché vivrò, quest’usurpatore di ruoli non farà mai il sindaco». E sulla conferenza di giovedì scorso: «Dopo tre anni di commissari antimafia, la Francese non fa altro che ripetere “al disastro”, e diceva che le mura comunali trasudavano di camorra, ma è una boutade».
A proposito dei boicottaggi ipotizzati dalla sindaca, Zara si rivolge proprio alla Francese: «Ma chi ti spara alle gambe, come dici? Stai combattendo la camorra?». Con i suoi, chiederà un incontro alla sindaca, che domani vedrà solo quelli di FI per confrontarsi su questioni personali, ma le condizioni sono due: «Non in municipio e soltanto con lei». E chiarisce: «Non stiamo facendo la conta per far cadere l’amministrazione, ma essendo stati complici dell’elezione di questa signora, vogliamo far sapere alla città che questa giunta non sta facendo bene».(c. l.)
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