la storia

Cave e cemento Pontecagnano l’epicentro delle società

PONTECAGNANO. La storia imprenditoriale della famiglia Troisi comincia agli inizi degli anni Settanta ed è legata agli affari nel movimento terra e calcestruzzo. Gli artefici di quello che sarà un...

PONTECAGNANO. La storia imprenditoriale della famiglia Troisi comincia agli inizi degli anni Settanta ed è legata agli affari nel movimento terra e calcestruzzo. Gli artefici di quello che sarà un grosso successo imprenditoriale, sono due fratelli di Pontecagnano: Filippo (deceduto nel febbraio di tre anni fa) ed Ettore Troisi. Quest’ultimo è stato arrestato ieri nel blitz dei carabinieri del Noe e delle stazioni di Pugliano e Pontecagnano.

Il gruppo Troisi, comunque, trova il boom economico nel settore dell’estrazione di inerti e nella produzione di calcestruzzo preconfezionato. Il cuore produttivo della ditta di Ettore Troisi è sulla collina di Parapoti, in località Tempone-Colle Barone di Montecorvino Pugliano, dove ha sede l’unità produttiva per l’estrazione di materiale da cava: un’area di 185mila metri quadrati nei quali sono ubicati una palazzina adibita a uffici, un capannone, un impianto betonaggio e un impianto di frantumazione e vagliatura. La ditta ha un’altra unità produttiva a Battipaglia, in località Fasanarella, dov’è concentrata l’attività di lavorazione e vendita di materiali inerti.

In quaranta anni Ettore Torisi ha costruito un impero imprenditoriale che vale milioni di euro. Tutto parte da quell’impresa individuale che nasce come movimento terra e demolizione di strutture in cemento armato e laterizi. La ditta si afferma nel settore edile e, per rispondere alle esigenze del mercato, investe nel campo dell’estrazione di materiali inerti da cava e del calcestruzzo, che si rivelerà un successo. Nel corso degli anni non sono mancati problemi giudiziari. I carabinieri sono stati in passato nelle sue cave, sequestrando parte della sua attività per presunte violazioni alla normativa ambientale.

Massimiliano Lanzotto