IL CASO

Cava non è città per turisti In un anno 17mila in meno

I dati delle presenze sono in controtendenza rispetto alla Campania e al Sud In calo gli italiani, diminuiscono i pernottamenti in albergo a vantaggio dei b&b

CAVA DE' TIRRENI. La città metelliana perde attrattiva turistica. A dimostrarlo sono i dati relativi alle presenze sul territorio cittadino che, negli ultimi due anni, descrivono una netta inversione del trend positivo che invece si era registrato in passato e, soprattutto, una evidente controtendenza rispetto all’andamento complessivo in aumento del Mezzogiorno d’Italia e della Campania.

Tutto si gioca sul fatto che Cava de’ Tirreni diventa sempre più una città “mordi-e-fuggi” (diminuiti infatti i pernottamenti registrati dalle strutture alberghiere a favore dei B&B, sono poi sempre più gli stranieri a visitare la città, in calo invece gli italiani) ma si starebbe lavorando con la Regione Campania in vista dell’estate: l’intenzione non è solo di sfruttare la posizione favorevole, di fatto “alle porte” della Costiera amalfitana, ma puntare soprattutto sul turismo religioso e le bellezze del territorio. Eppure il calo non è passato inosservato e c’è chi ha puntato il dito contro l’attuale amministrazione perché poco attenta alla questione.

Partiamo dai numeri: gli arrivi e le presenze totali registrate nelle strutture ricettive a fine 2015 ammontano a poco più di 73mila turisti (73.393 il dato preciso) con una situazione che è rimasta nella media per i primi mesi del 2016, per poi scendere ulteriormente a fine anno con poco meno di 58mila pernottamenti (57.975 il totale). A differenza degli anni precedenti, dunque, si è registrato – rispetto alle 75.595 presenze del 2014 – un calo di circa 17mila turisti con una percentuale negativa che supera il 23 per cento.

Intanto, proprio sulla questione dell’info point e dell’Azienda di soggiorno e turismo, non si sono fatti attendere i riscontri dell’amministrazione comunale che nelle scorse ore ha dato attuazione, con apposita delibera di giunta, a tutte le azioni necessarie per predisporre e dare il via alle attività dell’ufficio di informazione turistica, in sostituzione dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, nei locali individuati dalla passata amministrazione in via della Repubblica, a due passi dal corso porticato. «Con il commissariamento dell’Azienda – spiega il sindaco Servalli – rischiavamo concretamente che tutto l’archivio storico venisse trasferito a Napoli, per questo era stata programmata la costituzione di un info point in sostituzione in via Della Repubblica i cui lavori sono ultimati, ci sono stati alcuni ritardi a causa di disagi strutturali ma è tutto risolto e abbiamo assunto il protocollo di intesa per l’utilizzo in comodato dei locali. In questo modo diamo la possibilità al personale dell’azienda a continuare la loro attività».

 

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