Cava, l’ultimo saluto al podista morto mentre si allenava

CAVA DE’ TIRRENI. «È una sconfitta amara, implacabile, senza rivincita. Una partita, in cui abbiamo perso un caro amico. Ora, Gianpaolo devi continuare ad allenarti in cielo, insieme a tuo fratello...

CAVA DE’ TIRRENI. «È una sconfitta amara, implacabile, senza rivincita. Una partita, in cui abbiamo perso un caro amico. Ora, Gianpaolo devi continuare ad allenarti in cielo, insieme a tuo fratello Antonello e ad altri tuoi amici».

Queste le parole pronuncita, ieri, nel corso del funerale, del 47enne podista, dal parroco della chiesa di San Nicola a Pregiato, Don Luigi Grimaldi. Una folla incredula, colorata dalla magliette arancioni dei suoi compagni di allenamento, hanno preso parte all’ultimo saluto di Gianpaolo Viscito, quando solo tre mesi prima nella stessa chiesa, lo stesso Gianpaolo aveva assistito ai funerali del fratello Antonello, di due anni più grande di lui, morto anch’egli di infarto.

Gianpaolo Viscito, sabato mattina, ha perso la vita durante un allenamento. Un infarto fulminante lo ha fatto accasciare al suolo mentre, insieme ad altri amici podisti, stavano percorrendo i primi chilometri di un percorso lungo trentasei.

(a. f.)

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