Cava, ex Cofima Rinviata la decisione sulla sospensiva

CAVA DE’ TIRRENI. Ieri il collegio del Tar ha rinviato la decisione sulle domande di sospensiva di un atto comunale, presentate da tre società che si trovano su parte dell’area dell’ex Cofima. Dopo...

CAVA DE’ TIRRENI. Ieri il collegio del Tar ha rinviato la decisione sulle domande di sospensiva di un atto comunale, presentate da tre società che si trovano su parte dell’area dell’ex Cofima. Dopo aver trattato ed introitato la questione alla presenza di tutte le parti interessate, compresa l’avvocatura comunale, i giudici hanno stabilito che ogni disposizione sarà affidata ad una sentenza che potrebbe essere emanata già tra un paio di settimane.

Restano in attesa, dunque, le società “Califano & Panico” e “Beatrice Immobiliare”, entrambe assistite dall’avvocato Fulvio Bonavitacola, e la tavola calda Madegra, che si oppongono al provvedimento emanato dal settore urbanistica lo scorso 28 settembre e secondo il quale “trascorsi novanta giorni, ove non intervenga la revoca del provvedimento, le aree lottizzate della Cofima sono acquisite di diritto al patrimonio disponibile del Comune”. «Adesso – ha spiegato Bonavitacola – dobbiamo solo attendere la pubblicazione della sentenza, ma è difficile stimare i tempi».

In stand-by anche il sindaco Marco Galdi. «Il fatto che il tribunale abbia affidato ad una sentenza ogni decisione – ha detto – è segno che i giudici hanno già un’idea matura della questione, per cui non è necessaria una fase istruttoria. Restiamo in attesa che si faccia chiarezza sulla situazione».

Intanto il tribunale amministrativo, in sede monocratica, ha già congelato il provvedimento comunale, in attesa che si decida nel merito della questione. Ma la richiesta di sospensiva dell’atto è solo uno dei capitoli dell’intricata vicenda ex Cofima, l’area che l’ente comunale ha acquistato ad un’asta fallimentare del tribunale di Salerno nel novembre 2010 e su cui si sospetta vi sia una lottizzazione abusiva. Un dato, questo, emerso nell’ambito di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia e che non era stato evidenziato neppure dalla curatela fallimentare nella relazione tecnica predisposta all’atto della vendita.

Peraltro l’attesa sentenza del Tar conterrà anche una decisione sul ricorso depositato dalla curatela fallimentare della Cofima, verso la quale il Comune ha avviato un’azione legale contestando le modalità con le quali ha condotto l’operazione di compravendita dell’area.(a.c.)

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