il caso

Cava de' Tirreni, vive in un container da 4 anni: "Non lo lascio, mi dò fuoco"

La signora Anna e lo sgombero annunciato dal Comune: «Ho tre figli minorenni, mio marito è invalido e non può lavorare»

Angelo Della Valle e Anna De Simone, marito e moglie, minacciano di darsi fuoco tra sette giorni a Pregiato, quando diventerà esecutivo lo sgombero dal prefabbricato al civico 141 dove vivono con i tre figli di 13, 11 e 4 anni e mezzo.

Da 4 anni in un container a Cava de' Tirreni
Il dramma di Anna De Simone e Angelo Della Valle pronti a darsi fuoco se diventerà esecutivo lo sgombero del loro prefabbricato in località Pregiato

Nel 2010 la prima ordinanza, l’ultimo avviso scritto è arrivato a settembre, a distanza di cinque mesi il Comune ha annunciato lo sgombero coatto, ma la signora Anna è determinata.

Io da qui non vado via, quando verranno le forze dell’ordine mi farò trovare con una tanica di benzina.

Il bando che avrebbe dato diritto ad un alloggio alla famiglia Della Valle, specificava che i partecipanti avrebbero dovuto abitare nei prefabbricati prima di luglio 2004. Lei e la sua famiglia rientravate in questo termine?

Sì, certo, io abito al civico 141 da giugno 2004 e poiché prima ancora ho abitato nel prefabbricato con mia madre, mi hanno detto che avrei dovuto avere un’unica casa insieme a lei.

Questa soluzione non le piace?

E no che non mi piace. In tutto saremmo nove persone in 75 metri quadrati. Io non voglio perché mia madre ha i suoi problemi ed io i miei. Ho una bambina malata d’asma bronchiale.

Ritiene di avere tutte le carte in regola per ottenere una casa popolare?

Sì, ho partecipato al bando di assegnazione e nel 2010 ho ricevuto il primo avviso per andare a scegliere i primi appartamenti che sono stati consegnati, ed era di venerdì. Scelsi e il sabato mattina, dopo un giorno, mi fu ordinato lo sgombero. Sono riuscito a bloccarlo e nel 2013 ho ricevuto un altro avviso dal Comune per andare a scegliere un alloggio parcheggio. Ho scelto, ho firmato ma anche quella volta, il giorno dopo, mi hanno detto che la casa non mi spettava e che sarei dovuta andare ad abitare con mia madre.

Cosa chiede all’amministrazione comunale?

Chiedo di darmi una casa parcheggio per garantire un tetto ai miei figli, e poi visto che quella casa che io scelsi è ancora intestata a me, perché il Comune si ostina a non darmela?

Lei non ha possibilità di andare a vivere altrove?

No, piuttosto mi darei fuoco. Ho una bambina affetta da asma e mio marito non lavora perché ha un’invalidità del 74 per cento ma senza percepire una pensione.

Eppure per la sua famiglia si prospetta uno sgombero coatto.

Lunedì sono venuti i vigili a dirmi che devo sgomberare dal prefabbricato dove vivo dal 2004, altrimenti vengono a buttarmi fuori le forze dell’ordine. Ma io mi farò trovare con una latta di benzina e mi darò fuoco se lo fanno.