IL CASO

Cava de' Tirreni, Servalli si salva ma è strappo con Canora

Ok al Bilancio bocciato dai revisori. Il consigliere dem si astiene: «Sport, stangate inaccettabili». Il sindaco: «Hai chiuso»

CAVA DE' TIRRENI - Più di sei ore per fare chiarezza sulle questioni tecniche che riguardano le gravi sofferenze di cassa registratesi a Palazzo di Città, ma alla fine il consiglio comunale approva il Bilancio di previsione 2021-2023 e tutti i documenti economico-finanziari annessi che serviranno a riequilibrare i conti. L’assise cittadina riunitasi ieri è servita alla giunta per fare chiarezza sulle questioni relative al bilancio e all’aumento delle tariffe e, contestualmente, al sindaco Vincenzo Servalli - impegnato, nelle ultime settimane, a parare colpi e critiche su più fronti - a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Quel che è emerso dal Consiglio è che, a quanto pare, dei 40 milioni di euro di disavanzo registrati dai documenti contabili del Comune, solo in parte sono imputabili all’ultimo esercizio amministrativo: gli altri sono residui di debiti pregressi.

A chiarirlo è stato il presidente del consiglio comunale, che ha lavorato a stretto contatto con l’assessore, Antonella Garofalo , alla redazione del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione. «Il disavanzo effettivamente prodotto dall’attuale amministrazione - ha chiarito Adolfo Salsano - è di circa 12 milioni di euro (di cui 7,5 milioni di mancati tributi riscossi, altro per mancate alienazioni). Il resto l’abbiamo ereditato». Di fronte a tale situazione l’assessore Garofalo ha difeso lo schema di bilancio, confermando la volontà e la fiducia di riequilibrare i conti e di risolvere quanto prima le difficoltà.

Giuseppe Ferrara

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