MOVIDA DI SANGUE

Cava de' Tirreni, rissa tra cavesi e nocerini: è polemica

In ospedale è finito un giovane colpito a calci e pugni. Caos in piazza San Francesco, video al vaglio degli investigatori

CAVA DE' TIRRENI - inisce in rissa un diverbio tra cavesi e nocerini nel cuore della movida cittadina di sabato scorso, in piazza San Francesco, e scatta la polemica sulla sicurezza in città e la necessità di maggiori controlli. Nel frattempo telecamere al vaglio per individuare i responsabili dei tafferugli. Erano circa le 3 della notte tra sabato e domenica scorsi quando l’affollata movida cittadina è stata segnata dall’ennesimo episodio di violenza che ha visto protagonisti giovani cavesi e avventori di Nocera Inferiore. All’origine dell’alterco, a quanto pare, ci sarebbe stata una spinta involontaria tra due ragazzi, causata dalla folla di giovani presente in quel momento nello piazzale e sulle scale antistanti il convento di San Francesco e Sant’Antonio, tra le zone clou della movida nel weekend. L’urto ha dato il là per il diverbio tra due ragazzi a cui si sono aggiunti presto - dopo un tentativo di fuga da parte del ragazzo di Nocera Inferiore - gli amici di entrambe le fazioni fino a far degenerare la discussione in una vera e propria rissa con uno dei giovani accerchiato e preso a calci e pugni mentre i presenti registravano, con il telefono cellulare, un filmato dell’intera scena che ha fatto il giro del web in pochissime ore. Allertate le forze dell’ordine, i ragazzi si sono dati alla fuga per non essere individuati mentre uno dei giovani di Nocera Inferiore è dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” che hanno riscontrato ferite lievi guaribili in pochi giorni. L’episodio, inevitabilmente, ha scatenato polemiche in città sulla questione della movida violenta. A puntare il dito sulla mancanza di controlli e la necessità di una maggiore disciplina della movida cittadina è stato il candidato civico Marcello Murolo. «In quella folla possono esserci molti dei nostri figli e dei nostri amici.

Giuseppe Ferrara

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