Cava de’ Tirreni piange il suo più illustre studioso e urbanista

L’ex preside di Architettura della Federico II aveva 63 anni Stimato anche all’estero, era stato consulente di Bassolino

CAVA DE’ TIRRENI. La città di Cava perde uno dei suoi cittadini più illustri. Ieri, all’età di 63 anni, dopo una lunga malattia, si è spento nella sua casa a Napoli Benedetto Gravagnuolo, fratello dell’ex sindaco Luigi ed ex preside della facoltà di Architettura dell’università partenopea Federico II. Docente ordinario dell’ateneo federiciano e, dal 2010, direttore dei dipartimento di Storia dell’Architettura e del Restauro della stessa università, Gravagnuolo è stato un autorevole studioso e, nel 2005, è stato insignito del premio internazionale “Sebetia-Ter”, conferitogli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La sua professionalità ed il suo lavoro sono stati molto apprezzati in Italia e all’estero. In trentotto anni di carriera numerose sono state le pubblicazioni apparse su riviste internazionali. I suoi articoli hanno arricchito periodici come Bauwelt, Skyline, 9-H Architectural Magazine e Domus. L’università Sorbonne di Parigi, la Columbia University di New York, l’Architectural Association School di Londra e le facoltà di Architettura di Madrid e Atene hanno ospitato le conferenze di Gravagnuolo, che ha iniziato la sua brillante carriera il 6 febbraio 1975, anno dell’iscrizione all’albo dell’Ordine degli Architetti di Napoli del cui consiglio direttivo è stato membro dal 1990 al 1993. Dal 1996 inoltre, insieme a Paolo Portoghesi, Sandro Benedetti, Luciano Semerani ed Antonio Monestiroli, è stato uno dei componenti del gruppo nazionale di architettura del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

Ma Gravagnuolo si è distinto anche per aver ricoperto numerosi incarichi istituzionali. Dal febbraio 1998 al gennaio 2000, durante l’amministrazione Bassolino, è stato presidente della commissione Edilizia del comune di Napoli, mentre tra il 1998 ed il 1999 ha ricoperto l’incarico di consulente dell’assessorato alla Vivibilità a palazzo San Giacomo, per l’indagine storica relativa alla “Variante al Piano Regolatore Generale”, adottata dalla giunta municipale il 23 gennaio 1999. Nello stesso periodo ha collaborato con il dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio per la redazione della “Analisi storica dei centri urbani della vallata del Sarno”, seguita alla devastante alluvione del maggio 1998. Consulente a più riprese, dal 2003, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Gravagnuolo è stato anche membro di giuria di diversi concorsi per la riqualificazione di varie zone di Napoli. Nel maggio 2005, inoltre, è stato nominato membro del comitato scientifico del Palazzo delle Arti di Napoli (Pan).

Ma Gravagnuolo ha ricoperto un ruolo importante anche nella vita della sua città natale. A Cava è stato assessore all’Urbanistica durante la giunta Fiorillo. Si è inoltre distinto per un intervento riguardante la nuova urbanistica della città, tenuto durante una mostra-convegno organizzata dalla passata amministrazione guidata dal fratello Luigi e in cui furono illustrati i cambiamenti che avrebbe apportato alla città il nuovo piano urbanistico comunale (Puc), redatto dall’architetto Gasparrini. I funerali saranno celebrato oggi, alle 10, nella chiesa di San Pasqualea Chiaia a Napoli. Subito dopo la salma sarà trasportata al cimitero di Cava dove sarà tumulata nella tomba di famiglia.

Alfonsina Caputano

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