IL CASO

Cava de' Tirreni, Palaeventi e Castello: il virus ferma le gare

I tre contagi in Comune bloccano le procedure per i progetti di riqualificazione: rinviata l’apertura delle buste

CAVA DE’ TIRRENI - Procedure rivinate causa Covid, slittano i termini per le attività propedeutiche all’avvio dei progetti di riqualificazione che riguardano il Palaeventi e il Castello di Sant’Adiutore. L’emergenza sanitaria e il verificarsi di almeno tre casi di dipendenti comunali positivi al Covid19 ha costretto l’Amministrazione comunale – nelle scorse settimane – non solo a interdire l’accesso al pubblico agli uffici di Palazzo di Città (provvedimento poi ritirato a fronte del miglioramento della situazione generale e del passaggio in zona arancione e poi gialla) ma anche e soprattutto a rimandare una serie di procedure che si sarebbero dovute tenere in presenza. Da un lato, infatti, era prevista l’apertura delle buste per la gara d’appalto relativa ai lavori di riqualificazione dell’area esterna del Palaeventi di via Luigi Ferrara alla frazione Pregiato, dall’altro invece era prevista per fine mese la presentazione delle manifestazioni di interesse e delle idee progettuali per il ripristino e la valorizzazione del castello di Sant’Adiutore.

Entrambe le scadenze, però, sono state prorogate proprio a fronte della situazione epidemiologica e le procedure, a questo punto, dovrebbero essere espletate non prima di due settimane. In particolare si attende ancora di avere una data precisa per quanto concerne l’apertura delle buste relative all’affidamento dei lavori di completamento dell’area esterna del Palaeventi, finanziata con fondi del programma Piu Europa per un importo di circa 2 milioni di euro. Il funzionario responsabile del procedimento, l’ingegnere Gianluigi Accarino , ha infatti diramato un avviso con il quale ha comunicato che la data di apertura delle offerte, già fissata per lo scorso 11 marzo in seduta pubblica, è stata rinviata a data da stabilirsi. Si attende nel frattempo la comunicazione della nuova data che sarà resa nota tramite il portale web del Comune. È dello scorso 23 aprile, il differimento del termine per la presentazione delle proposte per la rigenerazione e la gestione condivisa del castello di Sant’Adiutore, individuato quale bene comune urbano, e delle aree limitrofe e pertinenziali. Le manifestazioni di interesse da parte di associazioni e privati cittadini, infatti, sarebbero dovute pervenire entra la giornata di oggi.

Tuttavia, considerata la situazione sanitaria, e l’esigenza di garantire una partecipazione quanto più ampia possibile dei soggetti interessati – anche in relazione alle caratteristiche innovative della procedura che vede coinvolti numerose realtà associative e individuali nel programma di riqualificazione e gestione del Castello di Sant’Adiutore – si è ritenuto opportuno, da Palazzo di Città, prorogare il termine di presentazione delle istanze di un mese, e dunque fino al prossimo 26 maggio. L’obiettivo è quello di dare, finalmente, nuova vita a uno dei monumenti maggiormente rappresentativi della città metelliana che – pur conservando la sua centralità nell’ambito delle diverse manifestazioni folkloristiche e storico-culturali che animavano l’estate cittadina prima dell’emergenza sanitaria – è andato lentamente incontro a un processo di degrado dovuto allo stato di abbandono, alla scarsa manutenzione e ai frequenti atti di vandalismo.

Giuseppe Ferrara