IL FATTO

Cava de' Tirreni, il parco urbano inghiotte 150 posti auto

Insorge Confesercenti: «Abbiamo lanciato delle controproposte ma l’amministrazione non ci ascolta»

CAVA DE’ TIRRENI - La realizzazione del parco urbano di corso Principe Amedeo, in luogo della seconda e terza area di sosta del trincerone ferroviario, comporterà la perdita di almeno 150 posti auto e ad oggi – nonostante le varie richieste dei commercianti e delle associazioni di categoria – non è stata ancora individuata da Palazzo di Città una soluzione alternativa che metta d’accordo tutti nonostante sul tavolo di confronto ci siano già delle proposte che potrebbero essere vagliate dall’amministrazione comunale.

Lo ha fatto notare il presidente della sezione cavese di Confesercenti, Aldo Trezza, a margine dei recenti aggiornamenti del piano sosta disposti con ordinanza del dirigente responsabile della polizia locale, Stefano Cicalese. Trezza, che da tempo si sta prodigando per sollecitare l’individuazione di soluzioni percorribili affinché si mettano a disposizione dei cittadini e dei commercianti del centro storico nuove aree di soste a ridosso del borgo porticato, è ritornato ora sulla questione per chiedere al sindaco Vincenzo Servalli e agli assessori competenti di prendere in considerazione le proposte formulate già da tempo e rimaste inascoltate.

«La realizzazione del parco urbano è sicuramente un progetto importante per la nostra città dal punto di vista urbanistico e dei servizi offerti al cittadino, con la realizzazione di nuovi spazi verdi e funzionali – ha detto Trezza – ma si sottovalutano l’incidenza e le ripercussioni negative che si registrererebbero sul commercio locale qualora non venisse disposta una valida alternativa ai 150 posti auto che saranno sacrificati». In particolare Trezza si è soffermato sulle misure previste dall’aggiornamento del piano traffico relative all’incentivazione dell’utilizzo da parte degli utenti delle aree di sosta più decentrate rispetto al centro storico, come l’area mercatale o il parcheggio di via Gramsci. «Certo – ha commentato – sono alternative sicuramente valide per gli avventori della movida, per chi arriva in città con lo scopo di fare una passeggiata tra i portici o visitare qualche luogo in particolare. Ma non sono pratiche per i cittadini che devono sbrigare commissioni veloci, per chi deve andare alla farmacia all’angolo o rivolgersi al macellaio di fiducia che sta sotto i portici. Inevitabilmente la clientela prediligerà col tempo attività più dislocate con un grave danno per gli esercizi che si trovano invece nel centro storico».

Da qui la rinnovata proposta di realizzare nuovi posti auto in quelle zone più prossime al centro, già suolo comunale, che potrebbero essere adibite a parcheggio come lo spazio adiacente alla palestra dell’istituto comprensivo “Carducci- Trezza” o l’area del rione Sala alla località San Lorenzo.

«Urgono risposte e soluzioni – rincara Trezza – che al momento non sono arrivate e che a nostro avviso possono essere ricercate con piccoli interventi neppure molto costosi in via Ragone in prossimità dell’autostrada e la casetta dell’acqua e via Carlo Santoro nell’area adiacente la palestra comunale, come più volte fatto presente agli amministratori. Infine non bisogna sottovalutare il fatto che la nuova disponibilità di nuovi parcheggi a Salerno, corrisponde a una drastica riduzione di quelli nella nostra città, con il rischio di aggravare ulteriormente la crisi economica del comparto commerciale cavese».

Giuseppe Ferrara