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Cava de' Tirreni, il castello e il parco Diecimare: ecco i fondi Pics

Finanziamento dalla Regione per il restyling in città, il Comune adesso passa alla progettazione

CAVA DE' TIRRENI - Castello di Sant’Adiutore e Parco Diecimare: questi solo due dei progetti di riqualificazione per i quali saranno impiegati i fondi stanziati dalla Regione Campania, nell’ambito del programma Pics, annunciati dal presidente Vincenzo De Luca lo scorso dicembre. Si tratta, in totale, di 11 milioni e mezzo di euro che l’amministrazione comunale ha inteso investire per rimettere in sesto alcune delle più situazioni più critiche del territorio cittadino e, contestualmente, provare ad avviare una serie di sistemi integrati soprattutto nel settore culturale per incentivare turismo e presenze. In quest’ottica, quindi, è risultato vantaggioso far confluire la maggior parte delle risorse messe a disposizione dagli uffici di Palazzo Santa Lucia in progetti su cui da anni si era a lavoro per individuare le risorse necessarie a far partire un’inversione di rotta rispetto alle condizioni di abbandono di determinate situazione. In pole position, dunque, il recupero e la rifunzionalizzazione del Castello di Sant’Adiutore per un totale di 2 milioni e 186 euro.

Azione ormai improrogabile, considerate le condizioni in cui versa la rocca, segnata da anni di incuria, intemperie, cedimenti e atti vandalici che hanno peggiorato la situazione intorno a uno dei “gioielli” della città metelliana. Da tempo, i cittadini e i cultori della storia locale rivolgono appelli a Palazzo di Città affinché si intervenga. Nel corso degli anni, nonostante qualche piccolo ritocco architettonico, il castello è stato preda di saccheggi - come il furto dell’antica campana, recentemente sostituita grazie alla beneficenza di alcune famiglie locali - e atti vandalici anche ai danni del parco con la distruzione della panchine che cingono i sentieri.

C’era stato poi il cedimento di alcune pietre esterne e la successiva interdizione della struttura per motivi di sicurezza. Insomma un lento declino che, a quanto pare, sarà a breve fermato. L’idea è quella utilizzare i fondi regionali per rendere accessibile e fruibile la struttura, magari affidandone la gestione a terzi, per permettere a turisti e curiosi di visitare il parco, le antiche mura e il maniero stesso con percorsi guidati, cartellonistica e guide esperte che spieghino all’utenza la storia e l’importanza di quella costruzione che sorveglia la città dall’omonimo monte. Discorso analogo per il recupero dell’ex oasi gestita dal Wwf, in località Diecimare, alla frazione Sant’Anna. Scaduta la concessione in gestione all’associazione ambientalista, ormai più di dieci anni fa, il parco è andato incontro a un lento degrado causato soprattutto da saccheggiatori di legname che hanno raso al suolo le aule nel bosco e il chiosco per l’accoglienza, dai bracconieri che hanno messo in fuga le specie protette e dai piromani che nel corso degli anni hanno ridotto in cenere ettari e ettari di vegetazione. Per il recupero dell’area, la sua valorizzazione e la ri-funzionalizzazione a scopo turistico, saranno investiti 883 mila euro per rilanciare un’area al centro di un balletto di competenze che ha portato al suo lento degrado.

I restanti fondi messi a disposizione dalla regione Campania, infine, saranno smistati tra interventi di vario tipo come il recupero dell’ex asilo di mendicità in località San Lorenzo (i cui lavori sono già iniziati lo scorso anno). Altri 556 mila euro saranno utilizzati per il potenziamento delle attrezzature e dei servizi tecnologici nei locali dell’ex Eca e del Complesso Monumentale del Monastero di San Giovanni che si sta sempre più identificando come un polo culturale del centro cittadino. Per il recupero e la ri-funzionalizzazione dell’eremo di San Martino, infine, saranno utilizzati circa 739 mila euro.

Giuseppe Ferrara