Cava de' Tirreni, frate Gigino via dal Santuario

I messaggi criptici del religioso sul suo profilo Facebook e l’ennesimo attacco all’amministrazione guidata da Servalli

CAVA DE’ TIRRENI. Frate Gigino prossimo a lasciare il convento di San Francesco e Sant’Antonio, non prima però di essersi concesso l’ultimo scontro col Comune. Si fanno sempre più insistenti, infatti, le voci di un’imminente cambio al vertice della gestione del santuario francescano cavese anche alla luce di alcuni post pubblicati dal frate sulla sua pagina social. Il rettore non smentisce né conferma ma, nel frattempo, c’è ancora spazio tra i portici per l’ennesimo battibecco con l’amministrazione che riguarda stavolta l’afflusso di turisti in città.

Il messaggio che ha insospettito molti è quello enigmatico che padre Luigi Petrone ha scritto su Fb, nel quale il frate si rivolge direttamente a Sant’Antonio. «Ho iniziato la mia vita con lui quando mia madre vedova affetta da tumore mi portò sul suo altare – scrive – Non ci siamo mai divisi e il suo nome l’ho portato ovunque. Ora ti chiedo, mio amico e fratello Antonio, di guardarmi ancora, e anche se la mia scelta può sembrarti un tradimento, credo che sia il troppo amore per te che mi porta ad andare oltre…».

Frasi enigmatiche alle quali, però, padre Luigi non ha dato alcun chiarimento, ingenerando tra i suoi sostenitori e fedeli il sospetto che il frate possa lasciare le redini del Convento, considerato anche l’arrivo nei mesi scorsi di altri frati.

Negli ultimi giorni, però, i timori di un possibile cambio sono passati in secondo piano a favore dell’inevitabile battibecco tra il frate e l’amministrazione. Motivo del contendere i meriti per l’afflusso di turisti in città. Se da un lato, infatti, l’amministrazione si è detta soddisfatta per le presenze registrare negli ultimi giorni, a reclamarne il merito è stato il padre francescano.

A scatenare la reazione di fra’ Gigino è stata una nota dall’assessore Enrico Polichetti che si dice soddisfatto per la scelta fatta dall’amministrazione Servalli «su mio sollecito, di dirottare i bus turistici all’area mercatale, lasciando libero il parcheggio del trincerone alle auto. In virtù di questa nuova direttiva molti turisti a bordo dei bus sono scesi alla stazione ed hanno attraversato da viale Garibaldi tutto il centro storico. Così non solo riusciamo a snellire l’intasamento che si crea sul trincerone e offriamo anche la possibilità ai turisti di visitare il nostro magnifico centro storico».

«Mi sapete dire perché vengono i pullman in città? – ha replicato su Fb padre Luigi – Chi li chiama, chi fa pubblicità, chi offre qualcosa? Vengono per una realtà viva che è il Santuario, unica meta per tanti di loro. Se togliamo il presepe e il villaggio di Babbo Natale chi viene?» «Credo – conclude frate Gigino – che stiamo raggiungendo il fondo obbligando i pellegrini a scendere lontano dal Santuario. Ancora incompetenza e mancanza di iniziativa da parte dell’amministrazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA