FINTI POVERI

Cava de' Tirreni, bonus: la Finanza scopre 30 truffatori

Si tratta di famiglie che non avevano diritto al ristoro economico per il Covid-19. Le somme dovranno essere restituite

CAVA DE' TIRRENI - Trenta furbetti sono finiti nel mirino delle Fiamme Gialle. Hanno presentato domanda per avere il contributo economico per il Covid-19. Non ne avevano diritto. Molti di loro ne lo sapevano. Nonostante tutto hanno presentato l’istanza. E ora sono nei guai. Penali, per la denuncia che riceveranno. E civili, per i soldi che devono restituire. Continuano intanto i controlli da parte delle Fiamme Gialle cavesi sulle domande per i buoni spesa presentate dai cittadini in difficoltà economica. Le verifiche partite circa un paio di mesi fa, hanno riguardato le prime 1200 istanze arrivate ai servizi sociali del comune metelliano. Le istanze erano legate al primo lockdown dell’emergenza Covid-19. I risultati investigativi erano quasi prevedibili: le fiamme gialle della Compagnia di Cava de’ Tirreni, infatti, hanno scoperto una trentina di famiglie che hanno percepito il bonus in maniera indebita. Non avevano i requisiti ma hanno comunque presentato la domanda. Raggiungendo l’obiettivo truffaldino che ora sfocerà in una denuncia penale.

I controlli sono ancora in atto, i finanzieri non hanno ancora chiuso il cerchio. Potrebbero quindi esserci quindi altre sorprese per i buoni spesa. Per tale illecito, le prime famiglie sorprese si sono viste convocare presso la caserma della Finanza dove è stato redatto un verbale di accertamento. La violazione contestata, per ora, è di carattere amministrativo. Alla sanzione penale si aggiungerà poi la pena prevista dal codice penale per chi dichiara il falso. Per tutti scatterà l’obbligo di restituire le somme indebitamente percepite. Ai sensi dell’art.16 della legge689/ 81, in merito al suddetto rilievo è ammesso il pagamento di una somma in misura ridotta, pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa o, se più favorevole, al doppio del minimo della sanzione edittale.

Entro trenta giorni dalla contestazione e notificazione della violazione per indebita percezione di erogazione a danno dello Stato, le persone sorprese sono tenute a versare la somma di 300 euro a titolo di sanzione. Non solo, i trasgressori sono stati raggiunti da un documento a firma del Dirigente del III Settore del Comune di Cava de’Tirreni, con il quale chiede la restituzione della somma percepita per la prestazione sociale agevolata dei buoni spesa. La somma va versata a mezzo bonifico bancario sul conto corrente dello stesso Comune. Intanto i cittadini in difficoltà che non hanno avuto tempo e modo di presentare l’istanza per l’ulteriore misura di sostegno a di dicembre, aspettano che esca l’avviso per poterla chiedere.