BENI ABBANDONATI

Cava de' Tirreni, ai privati l’ex “Mediateca”: in concessione per sei anni

Bando per la struttura chiusa da Capodanno 2020: «Sarà un Palazzo delle arti»

CAVA DE' TIRRENI - Ex Mediateca in gestione per sei anni. Il concessionario, però, dovrà farsi carico dei lavori di sistemazione dell’immobile che verranno poi scomputati dal canone di fitto, per il quale il Comune chiede un rialzo a fronte d’un minimo di 7.500 euro al mese. Insomma, almeno 540mila euro per gestire l’immobile per sei anni. A sei mesi dalla data inizialmente prevista l’amministrazione ha dato l’ok al bando di concessione in gestione dell’immobile storico di corso Umberto I.

Ridenominata Palazzo delle Arti, l’ex Mediateca è chiusa da più di due anni a seguito delle inadempienze dei precedenti gestori e versa oggi in condizioni di totale abbandono, con un lucchetto all’ingresso e gli interni completamente da rifare. Affidarla in gestione, dunque, è apparsa la strada maggiormente percorribile affinché l’immobile non rimanga abbandonato a se stesso. L’amministrazione, in particolare l’assessore al patrimonio Lorena Iuliano , hanno lavorato in questi mesi per definire una procedura in grado di assicurare il prosieguo delle attività culturali nella struttura. Era il Capodanno del 2020 quando fu utilizzata - senza autorizzazioni e senza i necessari permessi in termini di sicurezza per l’organizzazione di un evento di intrattenimento musicale simil-discoteca tanto da attrarre un numero di avventori superiore ai limiti di capienza previsti. Fu necessario, all’epoca, l’intervento delle forze dell’ordine e poi l’amministrazione, dopo un periodo di sospensione dell’attività, decise di revocare la concessione.

Il futuro concessionario dovrà quindi provvedere ai lavori edili necessari ad adeguare gli spazi all’erogazione dei servizi previsti. In particolare, saranno oggetto di scomputo dal canone concessorio i lavori relativi alla messa in sicurezza della terrazza di copertura, alla riparazione dell’esistente impianto di condizionamento, alla rimozione della cucina posta al piano terra con annessi interventi di rimozione delle infiltrazioni di acqua piovana e all’adeguamento degli ambienti del secondo piano necessari a svolgere l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, per un totale di circa 64mila euro. Il concessionario avrà, inoltre, la facoltà, di realizzare ulteriori lavori - non scomputabili - per migliorare gli ambienti della struttura.

Al momento il canone di concessione minimo è di 7.500 euro al mese ma molto dipenderà dall’esito della gara di affidamento e dai rialzi. La concessione, ad ogni modo, sarà valida per sei anni ed eventualmente rinnovabile alla scadenza. Il provvedimento adottato da Palazzo di Città, dunque, depenna definitivamente l’ipotesi d’una gestione temporanea in capo a “Metellia Servizi”. Si è preferito soprassedere in tal senso considerato che i tempi per un’ulteriore riassegnazione a terzi in via definitiva sarebbero stati troppo lunghi e la struttura sarebbe rimasta inutilizzata. L’amministrazione, inoltre, ha già bocciato anche la proposta (avanzata dal movimento politico “Cava 4.0”) che nella Mediateca si possa trasferire l’attuale biblioteca comunale di viale Marconi o realizzarne una nuova. «Attraverso il bando - ha spiegato l’assessore Iuliano - definiamo paletti precisi relativamente all’attività che potrà essere svolta. Non più una Mediateca ma un Palazzo delle Arti che, insieme al polo museale dell’ex Eca, della sala teatro comunale “Luca Barba” e della galleria espositiva del Palazzo San Giovanni formeranno un unico complesso destinato all’arte e alla cultura, volano di economia».

Giuseppe Ferrara