SOS VIOLENZA

Cava de' Tirreni, aggrediti con un mattarello: marito e moglie in ospedale

Mattinata di sangue a Santa Lucia, nelle palazzine alle spalle della sede della Protezione Civile

CAVA DE' TIRRENI - Mattinata di sangue a Santa Lucia, nelle palazzine alle spalle della sede della Protezione Civile. Un 47enne, già noto alle forze dell’ordine e al Dipartimento di salute mentale, ha aggredito con un mattarello due coniugi che erano appena usciti di casa. La signora di 59 anni è stata scaraventata a terra. Ha un trauma facciale: oggi farà una risonanza a Salerno. Più gravi le condizioni del marito, 65 anni, portato al “Ruggi” – dimesso perché non c’erano posti – con una frattura al setto nasale, un trauma importante al massiccio facciale, un grosso ematoma all’occhio e lesioni in molti parti del corpo. L’ uomo, con problemi cardiaci, è stato sottoposto ad accertamenti specifici per la verifica della funzionalità del pacemaker che per fortuna non si è mosso. Per lui 30 giorni da prognosi. Una mattinata da incubo.

Il 118 ed altre ambulanze, gli agenti della polizia di Stato e i carabinieri alle 9,30 hanno raggiunto la frazione di Santa Lucia, la stessa nella quale, solo quattro giorni prima, un altro giovane aveva aggredito un anziano, suo vicino di casa. Ieri mattina, senza un motivo, i due coniugi sono stati picchiati dal 47enne che spesso aveva già dato in escandescenza, seminando il panico. Bastone alla mano, l’uomo, che il giorno prima aveva preso di mira la figlia dei due coniugi, lanciandole della candeggina addosso, ha colpito i due. Sul posto, oltre a sanitari e forze dell’ordine, sono giunte diverse persone del posto, esasperate. La figlia degli aggrediti ha mostrato un asciugamani, intriso di sangue, con il quale ha prestato i primi soccorsi.

L’aggressore, come se niente fosse, è rincasato. Dopo diverse ore di lavoro, i carabinieri sono riusciti a trasportarlo presso un centro di salute mentale fuori città. Solo a fine agosto il ragazzo con seri problemi psichici, aveva fatto parlare nuovamente di sé. Si era reso responsabile di azioni nocive per gli inquilini del palazzo. Olio e acqua sulle scale condominiali, colla nelle serrature, pneumatici bucati, minacce con coltelli. Il condominio pian piano ha preso a svuotarsi: due famiglie su cinque sono andate via. Denunce e frequenti segnalazioni telefoniche alle forze dell’ordine, ma la situazione ha preso una piega diversa solo ieri.

Annalaura Ferrara