IL FATTO

Cava de' Tirreni, a Pregiato si punta ai garage abitabili

Impossibile completare il terzo lotto delle case popolari senza fondi regionali

CAVA DE' TIRRENI - Scarseggiano i finanziamenti dalla Regione Campania per coprire le spese necessarie all’ultimazione del terzo lotto di case popolari alla frazione di Pregiato: l’Amministrazione corregge il tiro e vaglia il terreno per un’alternativa. Stando a quanto fatto sapere dall’assessore ai lavori pubblici, Nunzio Senatore , infatti, si sta valutando l’ipotesi di lasciare in sospeso per ora il terzo comparto di alloggi e adeguare, invece, i garage incompleti del secondo lotto che – effettuati gli opportuni lavori – sarebbero abitabili. Una situazione intricata quella degli ultimi alloggi di edilizia residenziale a Pregiato. Il blocco dei lavori risale ormai a quasi quattro anni fa quando la ditta ha deciso di tirare in barca i remi dopo che l'Amministrazione aveva chiesto di rimediare ai disagi ravvisati dai residenti degli appartamenti realizzati nei lotti precedenti. Per tutta risposta, la ditta in questione, aveva chiesto varianti di progetto e ulteriori pagamenti aggiuntivi.

Cosa non possibile considerata l'esiguità dei fondi e i ritardi nei finanziamenti da parte della Regione Campania. Era così sorto un contenzioso con la ditta che aveva citato il Comune sollevando riserve. Il Comune, dal canto suo, aveva risposto argomentando i vari difetti costruttivi riscontrati. Dopo un lungo percorso e diverse trattative si era arrivati da un lato a una possibile soluzione transattiva che vedeva la chiusura dell’intervento, la rinuncia delle pretese da entrambe le parti e il pagamento dei corrispettivi. Tuttavia vari stadi d’avanzamento lavori non erano stati corrisposti alla ditta perché dalla Regione non era pervenuto alcun fondo. L’altra alternativa sarebbe stata la prosecuzione dei lavori, l'eliminazione di alcune tecnologie costruttive poco appropriate e consentire l’edificazione di un numero di alloggi tale da soddisfare le esigenze di Palazzo di Città. Seppur tale soluzione sia stata accettata dalla ditta a patto che ci sarebbero state certezze dei pagamenti in tempi stretti, la situazione di stallo è rimasta tale negli anni.

(g.f.)