Cause di lavoro interminabili L’odissea di un agente privato

Le cause di lavoro continuano ad avere tempi lunghissimi. È il caso di Mario Manzo cinquantunenne, salernitano, che nel novembre del 2011 ha denunciato all’ispettorato del lavoro di Salerno, il...

Le cause di lavoro continuano ad avere tempi lunghissimi. È il caso di Mario Manzo cinquantunenne, salernitano, che nel novembre del 2011 ha denunciato all’ispettorato del lavoro di Salerno, il suo ex datore di lavoro, l’Ivri, l’istituto di sorveglianza, reo di non avrer rispettato alcuni diritti che gli spettavano essendo affetto da disfunzione cardiaca. «Nel 2007 ho avuto un infarto e in pochi mesi ho subito diversi interventi chirurgici. Malgrado ciò, ho continuato a svolgere il mio lavoro con gli stessi turni e le stesse modalità, svolgendo quindi servizi di vigilanza notturna, scorte. In pratica, per l’azienda, è come se non fosse accaduto nulla». Manzo, nel 2009, dalla visita medica aziendale, viene ritenuto idoneo al servizio ma esentato dai turni più pesanti cosa che conferma anche l’Asl nel 2010. Un responso che gli vale il licenziamento. Reintegrato dal Tribunale, l’azienda lo trasferisce all’Asl di Agropoli con turni dalle 5. A questo punto «ho chiesto l’indennità notturna, che non mi è stata mai corrisposta». Così «nel novembre 2011 ho denunciato il caso all’ispettorato e mi sono visto costretto a licenziarmi».

Vitina Maioriello

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