Castellamare, il ritorno della"Vespucci" tra festa e malinconia

Due giorni di iniziative a ottant’anni dalla costruzione dello storico veliero della Marina Militare italiana. Il tempo avverso impedirá la navigazione a vela verso il porto

• CASTELLAMMARE DI STABIA. Le condizioni climatiche non consentiranno stamane all’Amerigo Vespucci di entrare nel porto di Castellammare di Stabia a vele spiegate. Su una gigantesca mongolfiera a terra, presso la banchina, sará esposto uno striscione di benvenuto. Lo storico veliero della Marina Militare italiana, costruito come nave scuola per l’addestramento degli Allievi Ufficiali dei ruoli normali dell’Accademia Navale è atteso, intorno alle ore 9, dalla cittá del cantiere dove 80 anni fa venne varata. Era il 22 febbraio 1931.

E la cittá ha preparato una serie di iniziative per festeggiare l’evento. Lo spettacolo dell’Amerigo Vespucci che naviga a vela avrebbe regalato un’immagine indimenticabile. Le previsioni meteo, però (scarsa visibilitá a causa di una fitta foschia e il vento non "allegro") non lo hanno consentito. Si spera che la "scenografia" possa essere preparata dagli allievi a bordo in occasione della partenza del vascello.

• L’Amerigo Vespucci resterá nel porto di Castellammare di Stabia per l’intera giornata di oggi, regalando ai cittadini l’opportunitá di salire a bordo (dalle ore 15 alle 19 e dalle 20 alle 23) e mezza giornata di domani. Salperá alle 14,30 con rotta verso Livorno.

• Il battesimo in mare dell’Amerigo Vespucci, 80 anni fa, avvenne grazie al lavoro eseguito dai "masti d’ascia" di Castellammare di Stabia. I nipoti degli operai che contribuirono a quest’opera nautica, orgoglio della marineria italiana, oggi sono quei lavoratori della Fincantieri che con malinconia assistono impotenti all’attuale inoperositá del cantiere. Aspettano e sperano che la crisi della cantieristica passi per restituire alla cittá il lavoro.